Dott. Stefano Ventura

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Dott. Stefano Ventura

psicologo, psicoterapeuta cognitivo costruttivista

Perché l'amore corrisposto non arriva mai?

Buongiorno! Nonostante abbia superato i quarant'anni, non ho mai vissuto un amore corrisposto. Le donne che m'interessano mi respingono o impediscono la costruzione di una qualsiasi forma di dialogo. Le donne che si interessano di me, pur con tutta la buona volontà, non riescono a piacermi e non riesco a innamorarmi di loro, anche se a volte ho provato a iniziare una frequentazione con alcune di esse, con grande sofferenza e grandi conflitti interni. Per evitare disastri e non far soffrire delle persone inutilmente, negli ultimi anni ho evitato sul nascere tutte le situazioni in cui mi sarei ritrovato nuovamente nell'impossibilità di continuare frequentazioni così "asimmetriche". Però cosi facendo non succede assolutamente NULLA. Intanto gli anni passano. Mi sembra che sto sprecando la mia vita sentimentale e sessuale, mentre un amore corrisposto, in cui una donna che mi piace e della quale innamorarmi s'interessi di me, pare non arrivare mai. Perché, mentre tutto il resto della mia vita (lavoro, amicizie, etc.) funziona in maniera spontanea e senza sforzi colossali, l'amore/l'eros non funziona per niente? In amore, nel mio caso, sforzarsi non produce nulla, e affidarsi alla spontaneità non produce nulla lo stesso. Cosa posso fare? Grazie in anticipo a chi avrà la cortesia di rispondere.

Gentile Amico,

rendersi conto dei motivi che ci incastrano in una vita sentimentale difficile, dolorosa o insoddisfacente è un compito difficile: troppo spesso finiamo per cedere alla tentazione di risposte "esterne", come le circostanze, gli  incontri sfortunati, il destino...
Certo, i casi sfortunati esistono, ma possiamo avere una ragionevole fiducia che siano poco frequenti, e che le buone e le cattive occasioni siano distribuite per tutti in modo pressoché uguale. Come rispondere, dunque, alla sua domanda?

Il gioco sottile dei desideri e delle corrispondenze reciproche è sfuggente, ma è possibile fermarsi per comprenderlo, per comprenderci, e per trovare le motivazioni più profonde che ci spingono a cercare un compagno o una compagna. In questo percorso, da fare con uno psicoterapeuta in grado di accogliere e sostenere questo processo di esplorazione, possiamo scoprire come le pressioni sociali, i codici familiari, l'educazione, le esperienze e il nostro unico e peculiare modo di guardare alla vita si intreccino e producano gli effetti che sperimentiamo (talvolta) come disagio e solitudine

Le auguro di trovare al più presto un professionista con cui iniziare questo percorso di crescita.

Con i migliori auguri,

dr. Ventura