Dott. Tancredi Pascucci

Dott. Tancredi Pascucci

psicologo, psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Ho interrotto i farmaci da un anno e solo adesso ho una grossa ricaduta

Salve, ho 26 anni ed ho assunto cipralex da 20mg e seroquel da 150mg per 9 anni. Ho iniziato a prenderli da quando sono andato in cura presso l’asl dopo un esperienza traumatica verificata con l’assunzione di allucinogeni. L’esperienza mi ha lasciato con disturbi di ansia e attacchi di panico. Ora ho interrotto l’assunzione di farmaci da anno. L’interruzione è andata bene fino a due mesi fà.. i miei disturbi hanno iniziato a riaffiorare (poiché non completamente affrontati) fino ad arrivare ad uno stato abbastanza grave.. e dico abbastanza anche perché faccio fatica ad ammettere la gravità della situazione, a metabolizzarla o accettarla. Infatti non sono riuscito ancora a raccontarlo a mio padre, poiché mi metterebbe solo più in agitazione. Più che altro non saprei se contattare la mia dottoressa e fargli sapere di ciò o contattare uno psicoterapeuta, in ogni caso mi risulta difficile perché speravo di essere guarito e poter andare avanti senza, ma non ci riesco più... riprendere una terapia nella mia testa ora sarebbe come “fare un passo indiretto”, anche se sicuramente non lo è. Perciò insomma non so che fare e vorrei sapere se è normale che dopo un anno intero si verificano tali ricadute e non prima, e se mi conviene riprendere la terapia farmacologica (oltre a quella psicologia) per poter almeno gestire questo momento. Grazie

Non sono uno psichiatra, ma ho una buona infarinatura in psicofarmacologia con la scuola di specializzazione. Aldilà della diatriba su quale sia l'approccio migliore, se farmacologico, psicologico o combinato la invito ad adottare un approccio da seguire con coerenza. Se ha iniziato un percorso psicofarmacologico in seguito ad assunzione di allucinogeni (che probabilmente hanno scompensato il suo equilibrio chimico di allora) può anche andare bene che si sia curata tramite un intervento solo psicofarmacologico (cosa inevitabile perché in gran parte delle ASL l'approccio è molto raramente psicologico o integrato). Una volta deciso in assumere farmaci è bene continuare seguendo queste prescrizioni, senza interromperli di testa propria. Qualunque cosa faccia lei deve avere un ordine interno: se non vuole più assumere i farmaci, magari per degli effetti collaterali inaccettabili, va bene cambiare approccio, magari consultare questa volta uno psicoterapeuta (sperando sia competente), ma a quel punto ricordi che è bene evitare di cambiare in continuazione o il corpo e la mente ne soffrono. E ovviamente spero che abbia smesso di assumere allucinogeni, non tanto per questioni morali o legali, ma perché hanno già dimostrato di alterarla a livello traumatico.