Poca concentrazione

Buongiorno,
Vorrei avere un parere in merito a mio figlio di 5 anni. È un bambino molto vispo e dolce. Fino ai 3 anni abbiamo vissuto praticamente in simbiosi perché io ero a casa. Poi all'asilo c è andato poco e mal volentieri. Ha qualche problema a stare in gruppo, non riesce a socializzare. Spesso capita che all' asilo se ne stia da solo, da parte, non giochi con gli altri. Quando conosce un bambino ci mette parecchio a dare confidenza. Ma quando i bambini sono tanti, non riesce a fare gruppo e si isola. Mio figlio è un bambino allegro, parla benissimo, comincia a scrivere il suo nome. Manca un po' di concentrazione. Dopo poco che facciamo un attività un po' più complicata si stufa e si distrae. Spesso non ascolta cosa uno gli spiega. E alle prime difficoltà rinuncia quasi subito. Io sono molto preoccupata. Sia per la questione della socializzazione, perché ho paura che sarà un bambino solo o che gli altri isoleranno e che l anno prossimo a scuola non starà con gli altri. (è capitato che qualche bambino lo spingesse, gli tirasse i capelli o gli desse fastidio e lui non si difende). Sia per la questione della poca concentrazione. Sembra non esser interessato a nulla. Solo ai suoi soliti giochi, allora ci gioca per ore da solo. Non sa disegnare, fa solo righe e scarabocchi. Non so cosa pensare... Sono cose normali oppure c è qualche problema? Io vorrei aiutarlo soprattutto a superare l insicurezza, ad aver fiducia in sé stesso. Vorrei che non avesse timore a buttarsi in gruppo con gli altri. È anche vero che di bambini ne frequentiamo pochi e sempre uno per volta. Non so come comportarmi. Cosa posso fare per aiutarlo? E per la concentrazione? Grazie molte.

Gent.ma sig.ra Alessandra,

sarebbe importante approfondire lo stato emotivo del suo bimbo.

Ad esempio all’asilo quando il bambino gioca da solo o non si aggrega al gruppo come lo vedono le maestre? Che emozioni trapelano? Sembra triste, arrabbiato, impaurito, agitato oppure appare a suo agio, sereno?

Se si prescinde da questo dato e cioè dal dato emotivo, si rischia spesso di interpretare ciò che accade solo in base a ciò che noi riteniamo sia il comportamento o l’atteggiamento più o meno  adeguato alla situazione.

Sarebbe poi anche interessante sapere cosa accade e come appare il bambino in altre situazioni di gruppo come in quelle di giochi di gruppo guidati dalle maestre o ad esempio quando i bambini si trovano insieme durante i pasti.

Circa il fatto che non si riesca a difendere dagli “attacchi” dei pari occorrerebbe approfondire meglio dinamica e frequenza di ciò che accade tenendo presente che se il suo bimbo è figlio unico quello che accade potrebbe anche dipendere da una mancanza di allenamento nell’affrontare situazioni di competizione che sono invece all’ordine del giorno tra le coppie di fratelli.

Per quanto riguarda la scarsa concentrazione occorre tenere presente che i tempi d’attenzione dipendono tantissimo dal tipo di attività che si sceglie (che sia veramente interessante per il bambino!!!), dal momento della giornata, dall’umore dell’adulto che la propone, dalla situazione... tutti aspetti che devono essere necessariamente approfonditi prima di poter farsi un’idea di ciò che accade e cioè per capire se è tutto in linea con l’età di sviluppo.

Infine, dico anche a lei quello che dico a tutti i genitori: se le sue osservazioni e quelle delle maestre restituiscono l'immagine di un bambino che spesso sembra patire le situazioni e le relazioni piuttosto che goderne, allora vale la pena approfondirne lo stato emotivo avvalendosi dell'aiuto di un professionista. 

Io mi occupo di bambini ed effettuo consulenze telefoniche e online, per parlare con me utilizzi il modulo di contatto che trova nella mia pagina.

Nel frattempo un caro saluto a lei e al suo bambino.

Dott.ssa Valentina Zanlari – Psicologa

Ricevo presso il mio studio a Parma e online