Dott. Valeriano Fiori

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Dott. Valeriano Fiori

Psicologo e psicoterapeuta psicodinamica

Problemi con mio padre

Ciao a tutti, scrivo dopo l‘ennesima litigata con mio padre. Sono una ragazza di quasi 23 anni e da 5 anni mi sono trasferita in una città diversa da quella dei miei genitori. Tuttavia, a causa della pandemia, è da febbraio che sono tornata a vivere qui con i miei. I rapporti con mio padre non sono mai stati dei migliori, ma in questo periodo le litigate sono state molto frequenti. Premetto che sono pienamente consapevole di quanto la mia situazione sia banale rispetto ai drammi che vivono tante altre famiglie, ma ho veramente bisogno di uno sfogo e di un consiglio, per questo scrivo qui.
Mio padre è un lavoratore, questo gli ha permesso di farci stare economicamente bene in questi anni e non farci mancare nulla (in famiglia siamo io, lui, mia madre, due sorelle, un fratello, un cane e un gatto. I miei fratelli però non vivono più qui da anni). Tuttavia, a livello di relazioni personali, è di un’infantilità inenarrabile. Vi faccio un esempio: ieri sera eravamo io, lui e mia mamma sul divano a guardare la tv. Lui stava mangiando un gelato e mia mamma gli ha chiesto di prenderne un pezzo. Dopodichè io e mia mamma abbiamo chiamato in videochiamata mia sorella. Da lì lui ha cominciato a urlare, dicendo che “non gli garantiamo la sua serenità” (perchè gli avevamo “rubato” il gelato e parlavamo mentre guardava la tv). Al che io gli ho risposto che la sera è bella anche perchè si può stare insieme e condividere. Lì le sue urla sono peggiorate dicendomi di andarmene. Potete dedurre da soli l’infantilitá di questo atteggiamento. Cose di questo tipo le fa spesso ed ha sempre da ridire su tutto. Per esempio si lamenta continuamente dei pranzi e delle cene (quando mia madre è un’ottima cuoca e fa di tutto per accontentarlo). Lui urla urla urla e io piango e ci sto male. Quando
si sta tutti insieme o è particolarmente egocentrico (quindi lui racconta cose (è appassionato di storia) e tutti devono stare zitti ad ascoltarlo) oppure non gli interessa niente degli altri, si mette a giocare al telefono o a guardare la tv.
Per quanto riguarda il rapporto con mia madre, è evidente come non ci sia passione tra loro da anni. Lei è un medico e lavora tanto, ma vorrei che almeno a casa avesse la serenità che si merita. Tuttavia non si lascerebbero mai perchè lei è fissata con l’idea di famiglia unita e lui con le apparenze (vuole che il mondo pensi che siamo una famiglia perfetta). Ma spesso e volentieri urla senza ragione e per di più non chiede ASSOLUTAMENTE MAI scusa, e anzi pretende che sia tu a farlo anche quando il torto è quasi sempre suo (dico quasi perchè a volta mi rendo conto di alzare anch’io la voce anche se non dovrei). Mia madre però sta sempre zitta e si arrabbia dicendomi che anche se lui si comporta male io devo essere rispettosa. Ma io non riesco ad esserlo se lui in primis manca di rispetto a me. Poi ci sono i miei animali, che in alcuni momenti ama e in altri non riesce neanche a vederli. E infine c’è mia sorella, l’unica che lavora nella sua azienda, che a casa deve fare i conti con un marito con un carattere altrettanto difficile.
Non sono interessata a recuperare un rapporto con mio padre, perchè di fatto non c’è mai stato. Ma sono continuamente preoccupata per mia mamma e mia sorella che, quando io non sono qui, devono vivere da sole queste situazioni così frustranti. E anche per i miei animali (vi faccio un esempio a riguardo: quando usciamo con la macchina bisogna fare attenzione che il cane non scappi. Oggi lui è uscito fregandosene, e credo lo abbia fatto per fare un torto a me). Ringrazio Dio che non si tratta mai di violenza fisica, ma a livello psicologico la situazione non è così leggera da sopportare.. purtroppo so che non posso cambiarlo, ha 65 anni e lui non ha alcun interesse nel farlo dal momento che si ritiene perfetto. In più non posso mai rispondergli a tono, perchè lui mi rinfaccerebbe il fatto che economicamente non mi ha mai fatto mancare niente. Sinceramente avrei preferito non avere una piscina e una casa grande, ma un padre più gentile, attento e presente.
Spero di essere stata chiara nel mio racconto e che abbiate qualche consiglio per me..

Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.

Non essere compreso da un genitore non è mai piacevole, quindi la sua sofferenza è più che lecita.

Inoltre, lei ha scritto " la mia situazione sia banale rispetto ai drammi che vivono tante altre famiglie", ciò non è del tutto giusto, perchè lei prova giustamente dolore e questo dolore va accolto e rispettato.

Capisco le sue preoccupazioni, ma credo che la cosa migliore sia quella di trovare uno spazio per sè stessa in cui poter sfogare questo malessere.

Uno degli obiettivi della terapia potrebbe essere quello di imparare ad affrontare questi eventi così stressanti.

Rimango a sua disposizione.

Buona serata.

Dott. Fiori