Dott. Valeriano Fiori

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Dott. Valeriano Fiori

Psicologo e psicoterapeuta psicodinamica

Una relazione ad ostacoli

Salve, mi chiamo Costanza e ho 39 anni. Ho conosciuto in uomo all’inizio del 2020, col quale però non ho una vera e propria relazione, anzi: da parte sua non c’è neppure esclusiva. Lui mi vuole bene, lo sento e, in un’ occasione in particolare mi ha confessato che emotivamente si sente coinvolto, pur non potendoci addentrare nelle dinamiche dell’amore che appartengono a contesti quotidiani, e noi viviamo in città differenti e ci vediamo poco, pur sentendoci tutti i giorni. Ci sono però due aspetti in particolare di lui che mi confondono e mi preoccupano: il primo è la sua forte ambivalenza. È molto trattenuto, nelle parole, nelle effusioni. Ritratta, svalorizza. Addirittura, a poco a poco, siamo arrivati a non scambiarci più baci, a detta sua perché è frenato dai miei vari aspetti femminili che vede in me esclusivamente in maniera dissociata (prima SOLO amante, poi SOLO amica, poi vede SOLO una madre...) e fa fatica a vedermi come un’ unità. Poi, però, ci sentiamo tutti i giorni, pensa a cosa regalarmi per il compleanno, mi fa videochiamate dove è palese la comunicazione con il linguaggio del corpo, degli occhi. Già di per sè quanto raccontato finora basterebbe a confondermi le idee, ma c’è il secondo punto altamente critico della sua personalità, e cioè che soffre di forti crisi depressive, che adduce come motivazione principale al nostro non stare veramente insieme, associato al fatto che io ho un carattere molto reattivo diciamo, e sono molto uterina. Cosa che lo destabilizza ulteriormente.
Vengo al dunque: è da folle da parte mia voler provare a far nascere una storia? Un depresso può intraprendere una relazione o ha ragione lui a non sentirsi all’altezza della situazione? Questa ambivalenza è compatibile con il suo malessere?
Grazie per l’attenzione e per le risposte che riceverò.

Salve, la situazione che al momento sta vivendo non è semplice e mi dispiace.

Per rispondere alla sua domanda si, anche i depressi possono amare un'altra persona.

Noto però come lei pone l'attenzione principalmente su quest'uomo; vorrei chiederle come si sente in questo momento? Come mai si é sentita così svalutata? Come vorrebbe affrontare questa ambivalenza?

Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per schiarirsi un po' le idee e per trovare una risposta alle domande che pone.

Rimango a sua disposizione.

Buona giornata.

Dott. Fiori