Dott. Valeriano Fiori

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Dott. Valeriano Fiori

Psicologo e psicoterapeuta psicodinamica

Ho bisogno di aiuto

Salve, mi chiamo Tommaso e sono un ragazzo di primo liceo (classico) di Roma.
Sono sempre stato una persona insicura, con poca autostima e "poca voglia di vivere" come mi hanno più volte rimproverato i miei genitori. Sono un pigro, non mi piace la fatica e preferirei dormire piuttosto che uscire e fare una corsa (come mi ripetono sempre i miei).
Fin da piccolo sono sempre stato messo fra i bambini "non-fighi" o perlomeno io mi sono sempre considerato uno di loro. Per far capire meglio, con "non-figo" intendo un ragazzo che non corrisponde ai canoni prestabiliti (solitamente definiti indirettamente dalle ragazze o da internet), come secchioni, nerd, bambinetti ecc.
Quando ho iniziato il liceo ho sperato che avrei potuto creare una nuova immagine di me, una che non fosse allontanata dagli altri con l'etichetta "debole". Poi però la mia inesperienza nell'usare i social media (i miei genitori non mi hanno mai consentito di usare telefoni, videogiochi o computer e anche quest'anno si sono convinti solo con molta difficoltà che fossero necessari per la Didattica a Distanza) mi ha fatto commettere molte gaffe e sono stato classificato dai fighi che invece sapevano usare il telefono neglio di me come quello stupido, e ora in presenza vengo lapidato in continuazione per ogni cosa che faccio, dal mettermi a guardare un nido di uccelli al soffiarsi il naso. Piovono meme, insulti e battutine da parte di tutta la classe appena sbaglio una cosa, un comportamento non considerato figo e macio. E questa cosa succede in ogni gruppo di persone (non virtuali sia chiaro) nel quale mi inserisco.
-Perché? Sono sbagliato io? Come posso sapere cosa da fastidio di me agli altri?
-Come dovrei rispondere agli insulti?
-Come posso far cambiare l'opinione degli altri su di me, una volta che mi è stata attribuita un etichetta?
-infine, come posso cambiare me stesso verso una direzione migliore, se quella attuale fosse sbagliata?

Salve Tommaso, essendo giovane mi permetto di darti del tu.

mi dispiace per la situazione che si è venuta a creare, comprendo la difficoltà del periodo.

Cerco di rispondere alle tue domande: no, non sei assolutamente sbagliato, sei semplicemente te stesso. Inoltre, non credo che rispondere agli insulti possa aiutarti molto, forse sarebbe più utile mettere un filtro nei confronti dell'esterno.

Se noti che le difficoltà continuano, parlane con i tuoi genitori e valutate se per te può essere d'aiuto un percorso psicologico.

Rimango a tua disposizione.

Buona serata.

Dott. Fiori