Dott. Valerio Rubino

Dott. Valerio Rubino

psicologo, psicoterapeuta, sessuologa, emdr

Come riconoscere un attacco di panico: la diagnosi

La lettura di questo articolo permette di riconoscere i tratti principali di un attacco di panico e permette di distinguere l’esperienza del panico da altri disturbi d’ansia.


Come riconoscere un attacco di panico

La caratteristica essenziale di un Attacco di Panico è l’esperienza di un periodo di paura o disagio intensi in assenza di un vero pericolo accompagnati da sintomi somatici o cognitivi.

I sintomi somatici includono:

  • palpitazioni,
  • sudorazioni,
  • tremori fini o a grandi scosse,
  • sensazioni di dispnea o di soffocamento,
  • sensazione di asfissia,
  • dolore o fastidio al petto,
  • nausea o disturbi addominali,
  • vertigini o sensazione di testa leggera,
  • parestesie,
  • brividi o vampate di calore.


I sintomi cognitivi includono:

  • paura di perdere il controllo o di ‘‘impazzire’’,
  • paura di morte imminente,
  • derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (sensazione di essere distaccati da se stessi).


L’attacco ha un inizio improvviso, raggiunge rapidamente l’apice (di solito in 10 minuti o meno), ed è spesso accompagnato da un senso di pericolo o di catastrofe imminente e da urgenza di allontanarsi. L’ansia che è caratteristica di un Attacco di Panico può essere differenziata dall’ansia generalizzata per la natura parossistica e per la gravità tipicamente maggiore. Gli Attacchi di Panico possono manifestarsi nel contesto di qualsiasi Disturbo d’Ansia come pure in altri disturbi mentali (per es., Disturbi dell’Umore, Disturbi Correlati a Sostanze) ed in alcune condizioni mediche generali (per es., cardiache, respiratorie, vestibolari, gastrointestinali).


Esistono tre tipi caratteristici di Attacchi di Panico, in funzione delle differenti cause scatenanti:

  1. inaspettati (non apparentemente provocati da nulla), sono definiti come quelli in cui il soggetto non associa l’esordio dell’attacco con un fattore scatenante situazionale interno o esterno (cioè l’attacco di panico viene avvertito come spontaneo, a ‘‘ciel sereno’’). Gli individui che richiedono cure per Attacchi di Panico inaspettati descrivono solitamente la paura come intensa e riferiscono di avere pensato di essere in procinto di morire, di potere perdere il controllo, di avere un infarto del miocardio o un ictus o di “impazzire”. Riferiscono di solito anche un desiderio urgente di fuggire dal luogo in cui si sta manifestando l’attacco. Con il ripetersi degli Attacchi di Panico inaspettati, nel tempo gli attacchi tipicamente diventano causati o provocati dalla situazione, benché possano persistere attacchi inaspettati.
     
  2. causati dalla situazione (riconducibili ad una situazione ben definita), sono definiti come quelli in cui l’attacco si manifesta quasi invariabilmente, subito durante l’esposizione a, o nell’attesa di, uno stimolo o fattore scatenante situazionale (per es., un soggetto con Fobia Sociale che ha un Attacco di Panico che inizia pensando di parlare in pubblico).
     
  3. sensibili alla situazione (riconducibili solo in parte ad una situazione ben definita), sono simili agli Attacchi di Panico causati dalla situazione, ma non sono invariabilmente associati allo stimolo e non si manifestano necessariamente subito dopo l’esposizione (per es., è più probabile che gli attacchi si manifestino durante la guida, ma alcune volte l’individuo guida e non ha un Attacco di Panico oppure l’Attacco di Panico si manifesta dopo aver guidato per una mezz’ora). Gli Attacchi di Panico sensibili alle situazioni si manifestano più tipicamente nel Disturbo d’Ansia Generalizzato (per es., dopo aver visto in televisione nuovi programmi che annunciano una recessione economica, la persona si fa sopraffare dalle preoccupazioni relative alle sue finanze e si aggrava fino ad avere un Attacco di Panico) e nel Disturbo Post-traumatico da Stress (per es., la vittima di una violenza sessuale talvolta ha un Attacco di Panico quando si confronta con situazioni che ricordano l’evento traumatico, quali vedere un uomo che le ricorda l’assalitore).

    La distinzione fra gli Attacchi di Panico inaspettati e gli Attacchi di Panico sia causati dalla situazione che sensibili alla situazione è importante per la diagnosi differenziale. Nel determinare il significato diagnostico differenziale di un Attacco di Panico, è importante considerare il contesto in cui l’Attacco di Panico si manifesta.

 

SCHEDA DIAGNOSTICA PER L’ATTACCO DI PANICO SECONDO I CRITERI DEL DSM IV-TR –

ADATTATA DAL DR. VALERIO RUBINO


Un periodo preciso di paura o disagio intensi durante il quale quattro (o più) dei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di 10 minuti:

Nota: Completare la raccolta con le seguenti domande:

  • Dove è iniziato?
  • In che attività era impegnato?
  • L’attenzione era rivolta all’interno (corpo) o all’esterno (ambiente/altre persone)?
  • Era inaspettato?

 

1) palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


2) sudorazione

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


3) tremori fini o a grandi scosse

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


4) dispnea o sensazione di soffocamento

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


5) sensazione di asfissia

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


6) dolore o fastidio al petto

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


7) nausea o disturbi addominali

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


8) sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


9) derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi)

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


10) paura di perdere il controllo o di impazzire

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


11) paura di morire

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


12) parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio)

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10


13) brividi o vampate di calore

Nota: indicare l’intensità da 0 a 10

 

 

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