Dott. Venanzio Clarizio

Dott. Venanzio Clarizio

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta, consulente tecnico di parte

Non vado bene così come sono

Salve, iniziare dal principio sarebbe impossibile ma posso dire di aver avuto una infanzia infelice, ed è infelice che mi sento spesso. Quando ero più piccola, mio padre non faceva che ripetermi quanto mia sorella fosse più bella, più magra, più intelligente di me, e io accumulavo. Poi piangevo, urlavo e mi facevo del male perché quadro non ha fatto altro che scatenare in me quel senso di "non accettarmi". Oggi sono sposata e ho tre figlie, ma non vado bene lo stesso. C'è sempre chi è più bella, più magra, più intelligente e perfetta di me. Non sono ipocrita, so bene di non essere perfetta, e sono certa che ci sarà sempre qualcuno "più" di me. Ma perché non fare anche a me dei complimenti? Sono molto brava con computer e cellulari, scrivo molto e vorrei pubblicare i libri che scrivo ma, quello che mi blocca è "ci sarà sempre qualcuno che saprà farlo meglio" o "non sono in grado di farlo". Vengo riconosciuta per questi miei "talenti" ma la mia persona no, per gli altri non sono altro che quella che ci sa fare con la tecnologia e con le parole. Insomma, la mia infanzia mi perseguita. L'unica cosa che mi aiuta a non mollare è il mio amore per la lettura, ma non appena chiudo un libro, la realtà mi si ripresenta davanti ed è lì che inizio a piangere. Accumulo molto, osservo e taccio ma poi scoppio. Urlo, sbraito, piango e per questo vengo chiamata pazza e ritardata, perché a volte gli attacchi di panico sfociano nell'autolesionismo. Ad esempio, undici anni fa, ho scoperto il tradimento di mio marito, da allora non mi fido più di lui. E mesi fa mi dice, durante una chiacchierata, che una mia amica è bella e ha un viso perfetto. Non sarò mai abbastanza e ne sono consapevole. Cosa posso fare?

Gent.ma Sig.ra Ezia,

è comprensibile che lei si senta penalizzata per tutti quei paragoni che vengono fatti a suo discapito e il ripetersi degli stessi con reiterazione costituiscono un motivo di stress non indifferente. Così lei ha una percezione di se stessa e di conseguenza un'autostima seriamente minata. Sembra che tutto riguardi l'aspetto esteriore: bellezza, linea corporea, ecc. Ha una vita matrimoniale, tre figlie e una certa passione intellettuale. Il confronto con gli altri è sempre foriero di delusioni laddove stiamo a sottolineare le differenze. È ovvio che ci sarà sempre qualcuno migliore, per ognuno di noi c'è sempre qualcuno che ci supera in una o più cose, ma è proprio importante mantenere l'attenzione su questo aspetto, soprattutto se fa star male? Dare importanza a questi commenti e a questi aspetti non è probabilmente la cosa migliore da fare, soprattutto se non riusciamo a colmare le distanze perché non è sempre possibile. Allora occorre un punto di vista alternativo e un'accettazione di queste distanze difficili da colmare, il che non significa semplice rassegnazione, ma impegno a fare ciò che siamo bene in grado di fare e pensare di meno a certi commenti. Ovviamente potrebbe essere utile anche farsi aiutare da un professionista. Auguri.