Da molti anni ho dei momenti di profonda tristezza e rabbia
Ciao a tutti, ho 24 anni, ho appena finito il corso di laurea magistrale e da quasi 2 anni ho dei momenti in cui provo una forte tristezza, rabbia e dolore. È la prima volta che esprimo quello che sento a parole; di solito aspetto che i momenti svaniscano e, quando lo fanno, torno a sentirmi meglio, non felice o altro, ma mi calmo. Quando sono andato a vivere da solo per frequentare i corsi di laurea magistrale, mi sono reso conto di essere solo. Infatti, io non ho amici e passavo anche mesi interi senza parlare con nessuno, anche quando ero all’università. Gli unici contatti che avevo erano i miei genitori. Non sono mai stato bravo a relazionarmi con gli altri, specialmente con quelli della mia età, e nelle poche volte che mi ritrovavo insieme ad altri non riuscivo a parlare, non sapevo cosa dire o volevo solo allontanarmi. Questo capita sempre quando uscivo con altri (quando andavo alle superiori). Anche durante la triennale non sono riuscito a fare nuove amicizie, e quindi ho passato i 3 anni senza parlare con qualcuno, ma non avevo quei momenti di tristezza profonda. Forse perché ero a casa con la mia famiglia e non vivevo ancora da solo. Queste mie crisi sono come se, all’improvviso, mi investisse un’ondata improvvisa di tristezza, delusione, rabbia e odio (verso me stesso) e solitudine. A volte, quando la rabbia è molto forte, capita anche che mi tagli (è successo altre volte in passato, sempre quando provo un forte odio per me stesso). Provo l’odio e la rabbia verso me stesso forse perché, da un lato, vorrei riuscire a costruire un legame con qualcuno, ma dall’altro ho questa inibizione che mi impedisce di relazionarmi e mi porta a rifiutare inviti o ad allontanarmi. E questa contraddizione mi fa stare male. Non so come uscire da questo. Sento che, se riuscissi a costruire un qualche legame, potrei stare meglio con me stesso.
Ciao Daniele, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Mettere in parole ciò che si prova è un primo passo importante. Come ha osservato lo psicologo James Hillman, ogni cambiamento profondo passa attraverso momenti di crisi e dolore. Il vissuto che descrive, questa alternanza tra desiderio di relazione e difficoltà a entrare in contatto con gli altri, segnala un conflitto interno che merita attenzione. Anche i gesti autolesivi possono essere il segno di qualcosa che non riesce a essere elaborato dentro di sé e viene quindi espresso attraverso il corpo. Per affrontare tutto questo in modo più costruttivo, sarebbe utile che lei cerchi uno spazio di ascolto con un professionista dove potrà iniziare a dare un senso a quello che sta vivendo e potrà costruire nuove possibilità per sé.
Dott.ssa Veronica Socionovo
Psicologa e Specializzanda in Psicoterapia - Roma