Figlia timida
Buon giorno, sono la mamma di una ragazza di 18 anni, dal carattere molto timido e insicuro. Lei è sempre stata così fin da piccolina, tanto che all'età di 2 anni, ora non ricordo di preciso, si esprimeva con poche parole e l’abbiamo fatta seguire da logopedista e psicomotricista che, in definitiva, ci dissero si trattava di mutismo selettivo.
Finché era più piccola, materna, elementari e medie, abbiamo sempre cercato di inserirla nelle attività: scuola, parrocchia, compleanni organizzati puntualmente a casa. Ora ci diventa più difficile perché non riesce ad avere delle amicizie che le si affezionino o che la aiutino a cercare di uscirne un po’ alla volta. Lei si protegge molto nel suo guscio di casa, anche se va a scuola volentieri e con profitto, interagisce nel suo modo con i compagni, apparentemente sembra non soffrirne, ma si vede che cerca solo un’occasione, un amico con cui poter vivere la sua età.
Frequenta da molti anni scuole di danza (hip hop, anche se abbiamo nel corso degli anni cambiato sedi per ragioni pratiche). È come fosse un piccolo fantasma nella vita degli altri: ascolta tutto, vede tutto, assimila tutto, ma non viene vista o considerata dagli altri, tranne a casa con noi, dove con pregi e difetti è assolutamente serena e tranquilla. Ha una sorella più grande di tre anni, a cui ho chiesto aiuto in tal senso, ma che è presa dall’egoismo della sua età e dalle sue difficoltà di giovane donna.
Gentile signora,
dal suo racconto emerge con molta chiarezza quanta attenzione, sensibilità e cura abbiate sempre avuto per vostra figlia. È comprensibile la vostra preoccupazione, ma è altrettanto importante riconoscere che lei ha già sviluppato molte risorse: frequenta con profitto la scuola, ha interessi come la danza, partecipa a un contesto sociale pur mantenendo un proprio stile più riservato. Il suo modo di essere non è qualcosa da cambiare a tutti i costi, ma da accogliere e sostenere. Il carattere timido e l’insicurezza che descrive non devono necessariamente essere vissuti come un limite assoluto, ma come caratteristiche che fanno parte della sua personalità. È naturale che per lei le relazioni richiedano più tempo e che si muova con prudenza: la cosa più importante è che si senta accettata e compresa nella sua modalità. Allo stesso tempo, può essere molto utile offrirle uno spazio psicologico dedicato, un percorso in cui possa lavorare sul rafforzare la fiducia in sé stessa, acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità e sperimentare modalità di relazione più sicure e gratificanti. Non si tratta di “cambiarla”, ma di darle strumenti per sentirsi più solida e libera nei suoi rapporti con gli altri. Il vostro sostegno come famiglia, la serenità che trova a casa e la possibilità di avere un aiuto professionale possono rappresentare per lei un’importante base da cui crescere con i suoi tempi, mantenendo intatta la sua sensibilità ma imparando anche a farsi vedere e riconoscere dagli altri.
Dott.ssa Veronica Socionovo
Psicologa e Specializzanda in Psicoterapia - Roma