Dott. Albano Zucco

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Dott. Albano Zucco

Psicologo, Psicoterapeuta

Mi sento terribilmente solo

Ho quasi 17 anni e faccio la 4° liceo. Mi sento morire, come se avessi sprecato gran parte della mia vita perchè mi sento terribilmente solo, la mia famiglia la vedo poco, mia mamma lavora fino a tardi, e mio padre si è trasferito per lavoro (e quindi lo vedo solo il fine settimana).

Il problema principale sono i miei amici: ho pochissimi amici perchè, tra i tanti problemi, non riesco neanche più a socializzare, e nel mio gruppo, ovviamente formato da solo persone della mia classe, non ci sopportiamo neanche più, io per primo spesso non li tollero, perchè mi sembrano o rimasti bambini o fingono di essere grandi e conoscere il mondo. Negli ultimi tempi sto cercando infatti disperatamente di cambiare gruppo senza grossi risultati, perchè, dopo essere stato nello stesso gruppo per quattro anni, è veramente difficile trovare un altro gruppo. Tutto questo mi porta ad una depressione infinita che mi sta facendo tornare a tre anni fa, quando essendo perennemente solo mi sfogavo sul cibo. Ora sto vedendo tutto in maniera negativa ed anche la mia famiglia se ne sta accorgendo, non riesco neanche più a studiare o fare niente perchè mi sto convincendo dell'idea di non aver nessun scopo, sogno, desiderio da realizzare; passo il pomeriggio a non fare veramente niente, se non deprimermi addosso al mio cane, che mi sembra l'unica “persona“ più vicina che mi rimane. Penso sempre di più di aver bisogno di uno psicologo, ma non saprei come dirlo ai miei genitori e come lui possa aiutarmi.

Uno psicologo ti può aiutare dandoti innanzitutto un sostegno e un calore umano di cui tu in questo momento hai bisogno. Dando spazio alle tue emozioni, ai tuoi vissuti, alle tue ansie, facendoti sentire che sei importante perchè sei anche tu un essere umano. E accanto a questo appoggio emotivo, uno psicologo ti può aiutare intervenendo sui fattori che mantengono il problema (la difficoltà a socializzare, i familiari che ti mancano, il rinunciare ad avere uno scopo, lo sfogarsi sul cibo). Cioè ciò che conta davvero al fine di risolvere un problema non è tanto conoscerne l'origine nel passato quanto invece conoscerne la persistenza: capire in che modo persiste. Perchè intervenendo sui fattori che mantengono il problema nel presente e correggendoli si riesce spesso a risolvere il problema in un tempo molto più breve rispetto a un approccio classico orientato al passato. Facendo leva sulle tue risorse, che lo psicologo ti aiuta a ritrovare.

Come dirlo ai tuoi? Tu stesso dici che se ne stanno accorgendo. Se tu fossi un genitore e vedessi che tuo figlio sta male cosa vorresti? Che facesse finta che va tutto bene negando l'evidenza o che ti dicesse papà/mamma sto male, credo di aver bisogno di qualcuno che mi aiuti? Penso la seconda, vero? Lo stesso desiderano loro.

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Dott.Albano Zucco

Psicologo, Psicoterapeuta - Udine

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