Sono la Dott.ssa Anca Muresan Pop, Specializzata in Psicoterapia modello cognitivo- neuropsicologico (PCN).
Laureata in Psicologia dello sviluppo e dei processi educativi, con Master in DSA, corso Mindfulness, corso ABA-VB per autismo, Corso forence.
Sono la Dott.ssa Anca Muresan Pop, Specializzata in Psicoterapia modello cognitivo- neuropsicologico (PCN).
Laureata in Psicologia dello sviluppo e dei processi educativi, con Master in DSA, corso Mindfulness, corso ABA-VB per autismo, Corso forence.
Dal 2017 fino ad oggi svolgo la mia attività clinica presso il Centro Medico Diagnostico HTC di Stradella, dove mi occupo prevalentemente dell'età evolutiva come bambini, adolescenti, oltre ad adulti (coppie, anziani) con varie problematiche legate alla sfera emotiva e relazionale, disturbi di ansia, depressione, disturbi alimentari, problemi di coppia, sessualità, genitorialità, demenza, autismo e malattie del neurosviluppo in generale..ecc.
Il modello teorico alla base della psicoterapia cognitivo-neuropsicologico è quello della cura dei problemi psicopatologici attraverso la comprensione dei sintomi che stano alla base della sofferenza umana alla luce delle esperienze attuali e orizzonti d'attesa futuri dell'individuo.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale si differenzia dalle altre psicoterapie, poiché si focalizza sul presente ed è orientata alla soluzione dei problemi attuali.
Il ricordo del passato, così come il racconto dei sogni, possono essere utili per capire come si siano strutturati i problemi, ma non vengono utilizzati come principali strumenti terapeutici. L’obiettivo primario è di attivare le risorse della persona e suggerire valide strategie per affrontare i sintomi.
Il trattamento è di breve durata ed è basato sulla collaborazione tra terapeuta e paziente; quest’ultimo detiene un ruolo molto attivo, poiché a casa deve mettere in atto precisi compiti, per allenare le abilità apprese in seduta.
I primi colloqui vengono dedicati alla costituzione della relazione terapeutica e all’assessment, attraverso il colloquio clinico, i test psicodiagnostici, le osservazioni comportamentali e le registrazioni psicofisiologiche. Successivamente il terapeuta propone un progetto terapeutico, con obiettivi concordati assieme al paziente. L’intervento vero e proprio viene articolato in sedute a cadenza settimanale, in cui si utilizzano svariate tecniche, tra cui la psicoeducazione, gli esperimenti comportamentali, il monitoraggio e la programmazione delle attività, l’esposizione graduale, le tecniche di rilassamento, il problem-solving, il role-playing, la ristrutturazione cognitiva.
Vari studi hanno confermato e dimostrato l’efficacia di tale approccio per la diagnosi e la cura di un’ampia tipologia di disturbi psicologici, in particolare: la depressione, i disturbi d’ansia (fobie specifiche, attacchi di panico, ossessioni e compulsioni, preoccupazioni eccessive), l’insonnia e i disturbi psicosomatici (Robinson et al., 1990; Michelson & Marchione, 1991; Cottraux, 1989).
Nella sua singolarità, il modello PCN può essere una valida soluzione a problemi relazionali e a difficoltà scolastiche o nell’ambito lavorativo ed è utile non solo al trattamento individuale, ma anche di coppia e in gruppo (Jacobson et al., 1987; Linehan, 1993).