Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Mia figlia di 13 anni soffre perché non viene considerata dalle sue compagne

Mia figlia a scuola si sente sola, premetto che è una ragazzina molto allegra e non ha mai avuto difficoltà nel creare nuove amicizie. Ultimamente però dopo questo lockdown alla ripresa della scuola non viene considerata dalle compagne poiché non essendo cosi amante dei social come lo sono loro è stata un pò messa da parte. Purtroppo non è sempre cosi "online" come i suoi compagni e quindi si sente anche un pò diversa e ha affinità con loro. Oltre a starle vicina e a dirle di non temere che le amicizie arriveranno cosa posso fare?

Buongiorno gentile Monia,

 dal suo messaggio intanto si evince la bella relazione che c’è tra lei e la figlia: di dialogo, confronto e vicinanza. Aspetto fondamentale soprattutto quando si entra in adolescenza. Lei descrive la ragazza come solare e ben inserita nel gruppo classe prima del lockdown.

Nel durante e successivamente sua figlia ha mantenuto i contatti con le compagne e le amiche? È uscita qualche volta con loro? Cosa ha fatto questa estate? Prima quanto vedeva in ambito extrascolastico le amiche-compagne? Oltre alla scuola ha degli hobby o sport?

Io seguo in studio anche ragazzi che, come sua figlia, non amano la tecnologia né riguardante i video giochi né per le varie app di moda tra i giovani (es. TikTok) né messaggiare molte ore al giorno.

Un consiglio che spesso do sia alla famiglia sia ai giovani è: ascoltare e non costringersi a fare “cose” che non piacciono es. usare le app o iniziare a giocare al computer ma per mantenere viva una relazione un aspetto importante è vedersi, sentirsi e rimanere in contatto. Potrebbe pian piano anche ora che va a scuola proporre, se fa il rientro pomeridiano, di mangiare una volta fuori dalla scuola un panino insieme a qualche compagna, di invitare le amiche per fare shopping un sabato pomeriggio, di mandare ogni tanto qualche sms per sapere come stanno o chiedendo di fare i compiti insieme. Alla sua età è importante il confronto e la vicinanza coi pari, pur capendo che i gusti ed i bisogni possono essere diversi rispetto agli altri. Questa “diversità” non è però da percepire come negativa. Ognuno di noi può avere gusti ed hobby diversi e pian piano sicuramente troverà l’amica “giusta” con gusti molto vicini ai suoi o una persona che saprà accettarla per com’è. Riguardo a quest’ultimo punto potrebbe anche raccontare alla ragazza qualche sua esperienza di vita amicale facendole vedere che anche a lei non sempre le amicizie hanno creato una relazione duratura ma solo “passeggera” magari legata più al momento storico (es. vivere vicini o nella stessa città, frequentare lo stesso sport, ecc.) e farle capire che pian piano con tanta forza e determinazione è riuscita a creare delle vere amicizie stabili. Puntare molto anche sulla sua capacità di relazionarsi come persona e individuo, nella modalità vis a vis ormai per alcuni più vista come una grande difficoltà che non come una qualità.

Le consiglio se permane questa sofferenza di richiedere una consulenza psicologica da un professionista di sua fiducia.

Cordialmente

Resto disponibile per ulteriori richieste o informazioni.

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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