Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Dipendenza da smartphone.

Salve a tutti, credo, anzi, sono quasi certa, che mia sorella (10 anni) abbia sviluppato, da quando le è stato regalato, una dipendenza da smartphone. In questo periodo di quarantena (siamo in zona rossa) si sa, ci sono molti meno svaghi rispetto a prima, ma la cosa sta diventando morbosa. Non appena le si prende il cellulare inizia a piangere e a gridare, e smette solo quando le viene restituito. A me questa cosa innervosisce molto, e fin quando io non lo faccio notare i miei genitori non le dicono niente proprio per evitare delle vere e proprie guerre. Non si lava, non studia, appena finito di mangiare se ne torna in stanza e nessuno la vede più. Come si può risolvere una situazione del genere? Per quello che vivo io tutti i giorni in casa mi sembra impossibile, la situazione è davvero insostenibile e sembro essere l’unica a notarlo. Non scherzo, non me lo sto inventando, la cosa mi sembra molto più grave di quello che si voglia credere, e sembra che a nessuno importi di cambiare la situazione, per evitare queste sceneggiate e vivere “felici”. Grazie in anticipo per le risposte, mi scuso per il messaggio troppo lungo.

Gentile Laura,

La solitudine “obbligata” di questo periodo non aiuta. Come trascorrete la giornata tipo?

Sua sorella non ha degli hobby che può continuare a fare? Degli esempi potrebbero essere giocare alle bambole o fare dei giochi di società tutti insieme?

Come si svagava e giocava prima dell’arrivo di questo regalo?

Le regole in casa come vengono date e ce ne sono? I vostri genitori quando dicono una cosa poi la fanno o si “rimangiano” la parola? Prima di questo regalo come reagiva ai no educativi? Quando sua sorella viene rimproverato o le si dice “No”, le si spiega anche il motivo? Il dialogo in famiglia come è? Vi confrontate? Parlate apertamente delle difficoltà, di dubbi o anche solo curiosità di ognuno di voi?

È cambiato qualcosa a causa del lockdown forzato in famiglia? Come state reagendo come nucleo a questa “solitudine”?

Vi consiglio se non doveste riuscire a modificare questo comportamento di richiedere una consulenza genitoriale e/o famigliare per capire come migliorare il dialogo tra di voi, essere supportati a dire “dei no” ai propri figli, sentire accolta la frustrazione che mi sembra stiano provando mamma e papà e cercare, inoltre, di capire cosa la sta portando a “chiudersi” all’interno dello smartphone. Quali sono infine le cose che fa? Guarda video? Messaggia con le amiche? Gioca?

Cordialmente

Resto a disposizione per informazioni, dubbi, se vorrà rispondere in privato alle domande poste per darle maggiori dettagli (mi scuso se ho inserito le domande ma per quanto molto dettagliata non è mai semplice in poche righe avere un quadro completo della richiesta) e per un eventuale percorso online.

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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