Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Non riuscire a studiare con costanza

Buonasera, sono una studentessa di medicina e da ormai parecchio tempo studio poco e male. Finisco sempre per ridurmi all'ultimo e per riuscire a presentarmi all'esame faccio maratone folli e estenuanti gli ultimi giorni. Alla fine generalmente supero l'esame con voti nella media ma convinta che è stata solo questione di fortuna e colpevolizzandomi perche so che studiando con costanza potrei avere ottimi risultati e soprattutto vivere il percorso in maniera piu serena, senza ansia e sensi di colpa che segnano le mie giornate. I miei genitori dicono che sono semplicemente pigra, il che probabilmente è anche vero. Ma ora accade spesso che quando con fatica mi siedo alla scrivania tentando di studiare inizio a pensare di non starlo facendo nel modo giusto, che probabilmente non capisco realmente a fondo le cose, che il materiale da cui studio è fatto male, inizio a leggere uno stesso argomento da tante altre fonti, con il risultato che a fine giornata faccio poche pagine di quelle che dovevo fare. Oppure inizio a procrastinare, girovagando per casa e facendo di tutto pur di non affrontare il problema, finendo ogni giornata sfinita e insoddisfatta. Nonostante i miei genitori siano molto disponibili nel parlare (in quanto del settore) io con loro non riesco ad aprirmi e dire tutto questo, e al di fuori della mia stanza fingo che vada tutto bene, di essere felice e contenta fino a che gli ultimi giorni non crollo. Piu volte ho provato a far capire loro che sento il bisogno di un aiuto esterno ma loro non sembrano recepire il messaggio. Di base credo sia un problema di autostima e scarsa fiducia in me stessa accostati ad una tendenza al perfezionismo o forse mi nascondo dietro tutto questo e la verita è semplicemente che sono pigra?

Gentile Roberta,

da quando è presente questa difficoltà? Lei è una persona che si sente giudicata? Come vive la performance scolastica? Ha altre persone oltre i genitori con cui confidarsi?

Da come descrivere il suo problema sembrerebbe proprio che abbia un attimo bisogno di ascolto. Non perchè i suoi genitori non lo facciano ma un ascolto diverso.

Un ascolto come potrebbe anche essere un supporto psicologico breve dove potersi aprire totalmente, non sentirsi giudicata (anche in positivo) ma stando in un luogo neutro dove lei potrebbe cercare di ritrovare la sua strada e il coraggio che pian piano mi sembra un po' offuscato dentro di lei.

Di risorse ne ha e sono anche tante perchè già emergono dal suo racconto; devono solo essere ritrovate.

Mi sembra però di capire che seppure la sua famiglia sia aperta e vicina non considerano questa idea. Perchè non valutare e chiedere un aiuto in riferimento al metodo di studio e poi successivamente creare lei il suo obiettivo con il professionista? Magari dopo i primi incontri tornare anche a casa dicendo "mamma e papà essendo non solo esperta nel metodo di studio mi ha anche consigliato di parlare e di aprirmi in riferimento ad alcune mie paure o dubbi personali". Magari così potrebbero venirle maggiormente incontro. Almeno, io alcune volte lo ho consigliato a dei giovani adulti e spesso il finale è andato a buon esito. Lei inoltre è maggiorenne quindi i suoi incontri sarebbero coperti da segreto professionale a 360'.

Ad oggi sembrerebbe esserci un blocco verso se stessa (il mettersi in gioco e vedere se va bene o male) e anche verso gli altri (la paura di far soffrire, di dare un'idea di sè negativa, di non essere all'altezza di ciò che si aspettano). Questo però non le fa bene e spero che presto ritroverà la sua forza per tornare ad essere sì una studentessa ma anche un persona libera e maggiormente spensierata.

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

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