Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Poca concentrazione

Buongiorno,
Vorrei avere un parere in merito a mio figlio di 5 anni. È un bambino molto vispo e dolce. Fino ai 3 anni abbiamo vissuto praticamente in simbiosi perché io ero a casa. Poi all'asilo c è andato poco e mal volentieri. Ha qualche problema a stare in gruppo, non riesce a socializzare. Spesso capita che all' asilo se ne stia da solo, da parte, non giochi con gli altri. Quando conosce un bambino ci mette parecchio a dare confidenza. Ma quando i bambini sono tanti, non riesce a fare gruppo e si isola. Mio figlio è un bambino allegro, parla benissimo, comincia a scrivere il suo nome. Manca un po' di concentrazione. Dopo poco che facciamo un attività un po' più complicata si stufa e si distrae. Spesso non ascolta cosa uno gli spiega. E alle prime difficoltà rinuncia quasi subito. Io sono molto preoccupata. Sia per la questione della socializzazione, perché ho paura che sarà un bambino solo o che gli altri isoleranno e che l anno prossimo a scuola non starà con gli altri. (è capitato che qualche bambino lo spingesse, gli tirasse i capelli o gli desse fastidio e lui non si difende). Sia per la questione della poca concentrazione. Sembra non esser interessato a nulla. Solo ai suoi soliti giochi, allora ci gioca per ore da solo. Non sa disegnare, fa solo righe e scarabocchi. Non so cosa pensare... Sono cose normali oppure c è qualche problema? Io vorrei aiutarlo soprattutto a superare l insicurezza, ad aver fiducia in sé stesso. Vorrei che non avesse timore a buttarsi in gruppo con gli altri. È anche vero che di bambini ne frequentiamo pochi e sempre uno per volta. Non so come comportarmi. Cosa posso fare per aiutarlo? E per la concentrazione? Grazie molte.

Gentile Alessandra,

come prima cosa complimenti per aver chiesto aiuto e per interessarsi da più punti di vista in riferimento ai suoi dubbi.

Capisco che il periodo storico non aiuti molto per organizzare incontri, giochi, feste per aiutarlo nella socialità però valutare eventualmente un'uscita al parco o qualcosa anche di online? Sento da molti genitori che stanno provando a creare "party-merende" anche coi più "piccoli".

Lei cerchi di trasmettere fiducia, di creare situazioni dove possa socializzare, di leggere magari libri dove ci sono più amici e di capire come mai sta meglio solo rispetto che con gli altri. Cerchi di capire il motivo di questo rifiuto e dia lei delle spiegazioni se emergessero delle paure.

Eventualmente si può anche pensare per essere più sereni e tranquilli ad una valutazione cognitiva per assicurarsi che non ci siano difficoltà di socializzazione come per esempio può capitare per chi scopre di essere Autistico o Asperger.

Resto a disposizione per informazioni o richieste aggiuntive.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a: Torino, Collegno e online

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