Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Bambino di 8 anni fatica ad interagire con i suoi compagni di classe

Buongiorno,
vi pongo una domanda che sicuramente vi avranno già fatto migliaia di altre volte.
Mio figlio, che compirà 8 anni a breve, fatica a relazionarsi con i suoi compagni di classe. E' un bambino con una fantasia e creatività infinità ma è anche insicuro (cerca quasi sempre il mio sguardo di "approvazione" o quando è in difficoltà) ed è particolarmente chiuso nel raccontare i suoi sentimenti e le sue emozioni anche con noi, oppure sta sulle sue e non interviene quando i suoi compagni parlano tra di loro (l'ho notato anche durante diverse videolezioni) Ed ora che, lavorando da casa, ho la possibilità di accompagnarlo la mattina a scuola, vedo che quando lui prova ad andare dai suoi compagni in attesa di entrare, viene ignorato o non mostrano alcun interesse per lui.
Lo abbiamo iscritto adesso ai boyscout, perché ritengo fondamentale che faccia altre esperienze e che conosca gente nuova e che provi a creare legami con bambini che può rivedere ogni settimana e non solo per un'oretta e basta al parco.
Avendo provato sulla mia pelle la stessa esperienza, so cosa significa e soffro moltissimo, soprattutto perché anche provando a parlare con lui si innervosisce e non vorrei fargli pesare ancora di più la situazione scaricando su di lui anche la mia sofferenza, ma non so cosa fare e come comportarmi se non lasciare che faccia da solo le sue esperienze ed essere disponibile ad ascoltarlo solo nel caso fosse lui a tirare fuori l'argomento e passare più tempo con lui.
Grazie

Gentile Alessandro,

complimenti per farsi domande e per cercare aiuti anche esterni.

Non si giudichi, i genitori alcune volte hanno mille risorse altre volte sono in difficoltà ed è normale non si può sempre "sapere" e conoscere tutto.

Come prima cosa: distingua la sua sensazioni e le emozioni provate da lei in passato. Potrebbero anche essere simile ma non saranno mai uguali. Può essere utile normalizzare e far capire magari anche dicendolo verbalmente che lei può comprendere molto bene la tristezza, frustrazione e la rabbia che si può provare in questo momento. Chieda come sta? Cosa prova? Cerchi di capire cosa capita in classe o se è possibile da voi fare qualcosa all'aria aperta con altri bimbi.

Se lui è in difficoltà nell'"approcciarsi" alle relazioni fuori da scuola potrebbe per esempio al parco aiutarlo lei, farlo avvicinare, invitare qualche bimbo a far qualcosa magari anche in modalità online come in un gioco di squadra o valutare delle merende con giochi di gruppo sempre magari tramite Skype.

Quali sono le difficoltà che lui riporta? Avete già provato a fare un colloquio con le insegnanti per capire cosa accade a scuola? Le maestre provano a fare qualcosa per farlo integrare?

Stategli vicino, cercate di giocare con lui ma craere anche giochi di socializzazioni come storie da inventare dove magari provate a far dire a lui come 2 animaletti o mostri possono comunicare tra di loro.

Vi consiglio anche la lettura: 

  • COME AIUTARE I BAMBINI A VIVERE BENE LA TIMIDEZZA: 4 fiabe e 6 attività per aiutare i bambini timidi e chi si occupa di loro di Tiziana Capocaccia
  • Il bambino Timido. Comprendere e Aiutare a Superare Le Difficoltà Personali - Philip G. Zimbard

Se le difficoltà persistono vi consiglio di avvicinarvi ad un professionista di vostra fiducia per essere supportati in questo momento "educativo" particolare. 

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive e/o per eventuale consulenza.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

domande e risposte articoli pubblicati

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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