Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Madre bipolare in piena fase maniacale

Buongiorno,
mia madre soffre di un disturbo bipolare, tanto è vero che 6 anni fa le è stato fatto un TSO, che tuttora rinfaccia a me e mio padre dicendo che non ne aveva bisogno e che noi lo abbiamo fatto solo per rovinarle la vita, ma in quel momento i miei fratelli erano minori e andavano tutelati.
Con il litio le cose erano migliorate, ma da agosto rifiuta di andare dalla psichiatra e adesso ha smesso completamente le medicine dicendo che lei sta bene e siamo tutti noi intorno a doverci curare. Sta seguendo lo stesso identico schema di 6 anni fa ed è in piena fase maniacale. Ci hanno detto che per intervenire dobbiamo aspettare che combini qualcosa di grosso. Proprio quella è la mia paura. Adesso abito lontano ed ho un bambino piccolo che deve essere protetto. Ho paura che possa venire (cosa che mi ha detto più volte) e, senza medicine poiché è incontrollabile, possa fare del male soprattutto a mio figlio, poiché a me e a uno dei miei fratelli da piccoli (tra le altre cose) ci prendeva per il collo come per strozzarci. Io devo tutelare mio figlio, può essere un’ipotesi che non si verificherà (me lo auguro) ma nel caso voglio già sapere come posso interviene.
Grazie e attendo consigli perché è una situazione molto pesante e preferisco chiedere in anticipo come muovermi.

Gentile Samantha, 

Come prima cosa mi spiace leggere un messaggio connotato da ansia, frustrazione e impotenza per un evento esterno a lei e che da anni le procura "paura" e senso di impotenza. 

La sua mamma è da come scrive, una persona che ha bisogno di aiuto e capisco che senza i farmaci prescritti dallo psichiatra la situazione possa essere tesa e allarmarvi.

Lei se non capisco male abita lontano da sua mamma. Come mai dovrebbe venire? Per fare un dispetto? Per farle del male?

Lei conosce i suoi vicini di casa? Ha un buon rapporto? Se sì, potrebbe valutare quel giorno di mandare suo figlio da loro o se c'è un po' di preavviso magari chiedere a un amico o amica di tenerlo.

Se la situazione le fa paura e dovesse venire da lei, non la accolga in casa ma vada in ambiente aperti per non essere sola. 

Tenga, inoltre, il cellulare vicino per chiamare nelle peggiori delle ipotesi la polizia e/o il 118.

Osservando questo importante e pesante stato emotivo le consiglio, se già non è seguita, di valutare un percorso di supporto psicologico per non essere sola in questa situazione, per essere ascoltata ed aiutata nel gestire le sue emozioni, le preoccupazioni ma anche per trovare nuove risorse interne da mettere in campo nel suo e vostro futuro. Gli incontri sono coperti da segreto professionale e sono senza giudizio.

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive e/o per una eventuale consulenza online.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

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