Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Fidanzato depresso e ansioso

Salve, sono una ragazza di 18 anni e ora cercherò di raccontare la mia storia amorosa. Sono fidanzata da 5 mesi con un ragazzo olandese (dal giorno che ci siamo visti la prima volta- prima di quel momento abbiamo parlato in chat per un anno, per via del Covid). Mi sono innamorata specialmente della sua bontà e della sua gentilezza, ma sfortunatamente lui soffre di depressione e di ansia da 4 anni (quando è iniziato lui aveva 17 anni, ora ne ha 21). Ha fatto uso di pillole alprazolam per più di un anno. Si sveglia sempre tardi, non studia e non lavora da 3 anni. Lui dice che si sente un fallito e che vorrebbe fare di più, ma non trova niente che lo appassiona e non è raro sentire dalla sua bocca ”non ho motivazioni per farlo, per questo non lo faccio”. Quando provo con tutta me stessa a invogliarlo a fare amicizia o lavorare, lui mi dice sempre che già ci ha provato in passato e che non ha funzionato. È un ragazzo intelligente, che davvero potrebbe fare di tutto e mi rende triste il fatto che non riesce mai a credere nelle sue capacità. Io vorrei aiutarlo o sostenerlo in qualche modo, ma se gli sto troppo addosso si infastidisce. Poi quando si comporta in modo strano (ad esempio momenti di distacco emotivo o freddezza) e io gli chiedo delle spiegazioni, lui mi risponde che è la sua depressione, quindi poi devo restarmene triste e sopportare questi momenti senza poter dire niente. Lui ha provato ad andare da degli psicologi (nè ha cambiati vari), ma dice che non l’hanno aiutato. Un altra cosa strana è che lui non sa il motivo di questa sua ansia e depressione, dice che l’aveva dentro fin da piccolo. Vorrei un consiglio da degli esperti, per sapere come potrei comportarmi, anche per rendere più serena questa relazione.

Gentile Kiara,

non è facile aiutare un'altra persona. Lei però sta già facendo tanto per lui: chiede consigli, ragiona su cosa e quali potrebbero essere pro e contro, vari aiuti da dare, come reagisce se lei fa una cosa piuttosto che un'altra.

Magari le terapie precedenti non sono andate a buon fine perchè seppure ci sia stata voglia e impegno nel percorso magari non era ancora totalmente pronto per mettersi in gioco, magari non si è instaurata una buona alleanza terapeutica, ecc. Dal suo racconto però mi sentirei di consigliarvi di valutare ancora un percorso con uno specialista perché può essere utile per trovare le sue risposte interne.

Presente da sempre? Potrebbe anche essere, non è detto che si stia male solo per un avvenimento concreto, talvolt può essere una modalità appresa in famiglia inconsciamente e che lo ha portato a vivere sempre male certi momenti di vita o qualcosa che non ricorda ancora, ecc.

Valutate insieme un eventuale percorso da fare singolarmente per essere accolti nelle vostre vulnerabilità, avere uno spazio personale, senza giudizio e protetto.

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive e/o consulenza online.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino e online

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