Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Come affrontare vecchi ricordi che tornano a trovarti e dei momenti tristi legati all infanzia

Buongiorno, mi chiamo Davide ho 30 anni un lavoro, una morosa. Sono sereno, ma a volte vecchi ricordi, insicurezze legate alla mia famiglia e rimpianti sempre legati alla mia vita passata mi fanno vivere giornate negative. Mio padre era alcolista e alzava le mani su mia mamma. I due si sono separati io e mia sorella siamo andati in affidamento poi anni dopo le cose si sono risolte. Noi 3 (io, mia mamma e mia sorella) siamo andati avanti anche se ho notato che dei 3 io sono quello più forte. Mia mamma ha trovato il suo equilibrio anche se vorrei vederla più felice. Mia sorella a causa di una delusione sentimentale e complice un carattere sensibile è caduta in depressione ed è in cura al cps del paese, purtroppo non ha una vita normale alle sue coetanee ma anch'essa ha trovato un suo equilibrio che purtroppo non include molta felicità. Infine mio papà dopo una breve malattia è morto l'anno scorso, erano 6 o 7 anni che non lo vedevo, lui viveva con la madre ovvero mia nonna e anche con lei non ho molto rapporto. Ora il mio problema vedendo questo quadro, è che rimpiango di non averlo visto prima che morisse.. Di non averci dato questa occasione.. Sia a me che mio padre. Inoltre mi chiedo se potrei o avrei potuto fare di più per far essere felice o più felice mia mamma e mia sorella. Se avrei potuto essere più uomo e avere potuto affrontare certi giorni col sorriso (giorni trascorsi quando i miei genitori erano gia separati e non c'erano più problemi di violenza in casa). Ed infine mi chiedo se io ho lo stesso gene di violenza che aveva mio padre perché a volte mi capita di perdere la pazienza (soprattutto con mia mamma) trattandola anche male.. Magari rispondendole male(naturalmente nient'altro di più) .. Purtroppo io vedo che lei non è più felice e serena, credo si senta d'aver un po fallito con mia sorella ecc e quindi mi arrabbio perché vorrei vederla più forte come un tempo.

Gentile Davide,

come prima cosa noto la sua grande determinazione, introspezione ma anche voglia di non essere solo "il più forte" ma anche una persona che si possa vivere il momento.

Quando avviene un lutto importante come la morte di un padre spesso insorgono sensi di colpa, paure, ecc. Come mai prima non si sentiva di vederlo? E' riuscito negli anni a riformulare il vissuto infantile? Non si giudichi in negativo ma stia soprattutto su cosa fare adesso per lei come persona, compagno e figlio.

Leggendo pensatezza e confusione personale le consiglio di valutare un percorso di psicoterapia individuale per riscoprire se stesso, le sue fragilità ma anche le sue risorse personale. pian piano magari anche ritrovare una completa serenità e una strada di vita meno tortuosa e più lineare.

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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