Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Non riesco a lasciarla nonostante non la ami più

Buongiorno a tutti, sono un “ragazzo” di 35 anni fidanzato da 14 anni con la stessa ragazza, conviventi. Due anni fa, a settembre, sono stato lasciato per un periodo di sette mesi circa durante i quali ho cambiato lavoro e sono stato all’estero. A febbraio dell’anno successivo, poco prima del covid, si è pentita della scelta fatta e mi ha detto di tornare a casa sua. Io, nonostante nel frattempo mi stessi facendo la mia vita, ho creduto si potesse fare. Da aprile sono tornato definitivamente e abitiamo di nuovo insieme ma qualcosa si è rotto. Io provo molto affetto e un amore sincero ma non è più l’amore che provo per la mia compagna. In questi mesi non abbiamo avuto rapporti sessuali, sembriamo fratello e sorella e non più fidanzati. Lei mi ama sinceramente invece è vorrebbe passare la vita con me. Io sono terrorizzato da questa idea e per di più lo scorso weekend ho avuto una storia travolgente con una ragazza.
Il tutto mi ha fatto capire, nonostante abbia finto per mesi che il problema non ci fosse, che forse è meglio chiudere la storia ma dopo tanti anni sono angosciato e sono preoccupato per lei che ha solo me è sua nonna al mondo..

Gentile Lorenzo,

da come scrive mi sembra che lei dentro di sè abbia già scelto. Capisco che la sua compagna abbia una situazione personale di solitudine importante però non ha delle amicizie? lavora o studia? Cosa fa nel suo tempo libero?

L'amore non si può comandare si può però ragionare sul:

- Cosa la porta a dubitare del sentimento?

- Secondo lei cosa l'ha allontanata?

- In questi mesi, dal suo rientro, lei non ha mai provato nessuna piccola scintilla? Nè durante una cena o un'uscita magari diversa dalla routine insieme?

Mi sembra di capire che tra di voi ci sia il massimo rispetto e che in casa non siano presenti particolari discussioni se non "allontanamento" e freddezza d'amore. Vero che la sua compagna la ama però si potrebbe anche valutare insieme un accompagnamento eventuale a questa sua decisione, senza giudicarsi lei per primo. Nel subito, vero, potrebbe quasi sicuramente "star male", "provare senso di vuoto" o un vero e proprio "momenti di lutto" ma sono certa che con il giusto supporto anche la sua compagnia potrà pian piano superare questo importante ostacolo.

Si può pensare in riferimento alle sue preoccupazioni a due eventuali percorsi:

- Psicoterapia di coppia per valutare se ci sia una possibilità di riavvicinamento o di dialogare in un contesto strutturato come "salutarvi" e valutare un nuovo futuro: https://www.psicoterapeutafedericaciocca.it/ambiti-di-intervento/terapia-di-coppia.html

- Psicoterapia o supporto individuale per essere lei accompagnato a questa sua decisione, per poter riformulare i pensieri e le emozioni e questo senso di colpa che mi sembra di intravedere in alcune frasi: https://www.psicoterapeutafedericaciocca.it/ambiti-di-intervento/terapia-minori-adulti.html oppure https://www.psicoterapeutafedericaciocca.it/articoli/quando-chiedere-una-consulenza-psicologica.html

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia e online

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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