Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Ho dei grandi problemi con mia mamma, aiuto.

Buonasera, scusate per il disturbo, ma non so più a chi rivolgermi. Sono una ragazza di 28 anni, ho una figlia di 2 anni e circa 3 anni fa ho perso il mio compagno, a causa di un incidente, durante la gravidanza; poco più di un anno dopo ho perso anche mio padre, che non è mai riuscito a riprendersi dalla morte di quello che per lui era un figlio. Siamo rimaste io, mia madre e la mia bambina e, per quanto difficile, siamo andate avanti; ci siamo molto legate ad una famiglia di amici, io e il mio compagno uscivamo con i loro figli e si era instaurato un bel rapporto, non ci hanno mai lasciato sole. Circa 6 mesi fa, ho cominciato a frequentare uno dei figli di questi amici di famiglia e sono riuscita a tornare a sorridere un po'; purtroppo, mia madre non ha per nulla condiviso questa mia serenità e, da allora, la situazione non solo è drasticamente cambiata ma peggiorata in modo abbastanza grave: ha litigato con gli amici, non ha più permesso a suo figlio di venire a casa nostra, nè a me di andare a casa loro con la macchina di casa. Mi ha messo paletti alle uscite con lui, alle uscite con gli amici, sono iniziati insulti, minacce, svilimenti e frustrazioni. Se decido di uscire con mia figlia sono una pessima madre, idem se la lascio a casa con lei perchè magari una sera vorrei fare un po' più tardi; non posso andare da nessuna parte con lui, mi ha spinta a fare una visita per prendere un anticoncezionale perchè per lei sono così ingenua da farmi mettere incinta da lui; mi ripete continuamente che lui mi sta solo prendendo in giro, che mi ruberà tutti i soldi, che mi metterà incinta e mi rovinerà la vita. Mi fa pesare il fatto che abbia dimenticato il padre di mia figlia e che stia deludendo mio padre che non c'è più. La situazione è ulteriormente peggiorata quando è passata ad alzare le mani, anche se non in modo grave, a tirarmi cose addosso, incurante della presenza della bambina, e ad insulti più pesanti. In tutto ciò, la colpa è mia perchè sono io che la spingo a comportarsi così perchè lei è mia madre e mi conosce meglio di me stessa, quindi se lei dice una cosa io devo ascoltare e basta. Ho provato a spiegarle più volte che sto cercando di andare avanti con la mia vita e che questa persona mi rende felice, ma ho sempre ricevuto come risposta che a lei non interessa e che se deve perdere una figlia è quello che farà, che i miei futuri figli bastardi non avranno niente da lei e che penserà lei a mia figlia perchè io non sono capace a fare la madre. Io non ne posso davvero più di stare così, dopo tutto quello che abbiamo già passato, ma qualsiasi tentativo, sia da parte mia, sia da parte di amici e familiari è miseramente fallito: lei ha ragione, io sono vulnerabile e mi sto facendo prendere in giro; non si rende minimamente conto che l'unica che mi manipola è proprio lei, dato che pur di non sentirla urlare e tirarmi addosso cose, non ho quasi più una vita sociale ed è felice solo quando sono chiusa in casa insieme a lei e alla bambina. Io so che anche lei sta soffrendo molto, ma io così mi sto ammalando, non riesco più a fare nulla e sto vedendo la vita sfuggirmi dalle dita. Cosa posso fare per aiutare me stessa e anche lei?

Gentile Noemi,

da come scrive si legge da subito che lei ha nel cuore il papà di vostra figlia ma che ha anche bisogno di tornare ad amare e sentirsi amata nella sua quotidianeità.

Sono certa che a livello di ricordi e di cuore sempre una parte sarà rivolta anche al passato.

Potrebbe essere un'idea riprovare a parlare con sua mamma in modo aperto cercando di spiegarle cosa vive dentro di lei? Quali emozioni prova, il fatto che nessuno potrà mai sostituire il papà ma un piccolo spazio nel suo cuore può anche essere donato ad altre persone che siano amici o un nuovo compagno.

Un'altra opzione potrebbe essere una psicoterapia per lei e mamma insieme o singolarmente dove provare a capire:

- per lei vulnerabile nel considerare una sua scelta e comunicarla a mamma, cercando anche di capire cosa fare per se stessa

- per sua mamma dove essere anche lei accolta e aiutata a riformulare questi lutti

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive e/o eventuale consulenza.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia e online

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Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista - Torino

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