Dott.ssa Federica Ciocca

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Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

Trasferimento

Io ed il mio compagno ci siamo conosciuti ed innamorati 6 anni fa, in una città al Nord d’Italia dove lui è stato trasferito per lavoro e città nella quale io vivo da sempre, ho famiglia ecc.
Anni fa, senza che gli chiedessi nulla, ha ritirato la domanda per il trasferimento per ritornare nel suo paese, perché deciso ad intraprendere una vita qui con me.
Ad oggi con un mutuo, che proviamo ad avere un figlio, io attualmente disoccupata, lui che lavora ma è insoddisfatto, sta sentendo l’esigenza di voler trasferirsi, se non nel suo paese, nei dintorni.
Sono profondamente dispiaciuta che lui si senta così triste, ci sono dei momenti che per sua difesa mi verrebbe da dire “basta, ora ce ne andiamo” le difficoltà sono ovunque, talvolta mi sembra un capriccio la sua richiesta e mi fa male che molto spesso tiri fuori l’argomento quando ci sono dei momenti in cui ci godiamo la città in cui siamo, o siamo in compagnia della mia famiglia.
Per non parlare della sua famiglia che, comprendo la distanza e il sentire la mancanza, ma adesso sono diventata “quella che l’ha portato via” e lì avrei paura di non trovarmi bene, per diversi fattori, primo di tutti non avere nessun amico.
Non esiste famiglia più importante dell’altra, ma credo proprio di non sentirmela a far quel passo.
Spesso gli dico “e se non riuscissi a trovarmi bene? Che si fa? Dopo due anni dobbiamo ritornare su e ricominciare tutta da capo?”
Non so come trattare in modo costruttivo l’argomento, senza che degeneri in malumori.

Gentile Daniela,

dove sarebbe questo paese? Che tipo di lavoro fa il suo compagno? Cosa darebbe di più questo trasferimento rispetto che lo stare qui? Cosa lo spinge a valutare di cambiare città? Solo il lavoro o anche la lontananza dalla famiglia? Ogni quanto riuscite a vedere la sua famiglia?

Da come scrive le consiglierei di dialogare molto, di aprirvi, senza incolpare o accusare l'altro ma cercando di capire cosa c'è dietro questa sensazione di voler "cambiare". Lei in primis potrebbe raccontargli le sue paure, i suoi dubbi ma anche le positività e le negatività che potrebbe osservare qui come nel nuovo paesino. Cercare di creare un discorso sia come singoli individui ma anche come coppia e quindi stare anche sugli eventuali cambiamenti che potrebbero insorgere con una o l'altra scelta.

Se le difficoltà o i dubbi persistono potreste anche valutare un breve percorso di supporto alla coppia dove insieme avere un luogo dove dialogare sia in modo costruttivo sia in modo neutro e supportati da un professionista.

Lo scopo di questi incontro è ritrovare, all’interno della coppia, il benessere, l’equilibrio e il sostegno relazionale e/o affettivo di quando la coppia è nata cercando insieme di ri-partire e trovare il vostro cammino il più apertamente possibile.
Così come il singolo individuo ha le proprie risorse e debolezze, così anche la coppia deve individuare al suo interno le stesse risorse, e nel percorso trovare i punti di forza e quindi riscoprirsi e ritrovarsi di nuovo a 360°.

Grazie a questi incontri la coppia potrebbe ristabilire o migliorare il proprio dialogo, confrontarsi in una modalità protetta e senza giudizio, creare un nuovo punto di vista (verso se stessi o la coppia in generale e in riferimento al futuro).

Molto importante è riuscire a ricreare la relazione empatica, di dialogo e di reciprocità interna qualora sia stata "intaccata" o deteriorata.

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste per poterle dare maggiori rimandi.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia e online

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