Dott. Flaviano Canfora

Dott. Flaviano Canfora

specialista in psicologia clinica e psicoterapeuta

Depressione

La depressione è un disturbo dell’umore caratterizzato da perdita di piacere e d interesse, anedonia (stanchezza, affaticamento, mancanza di energie) e demotivazione. Oltre a questi sintomi, la persona depressa può soffrire di un aumento o una diminuzione significative dell’appetito e quindi del peso corporeo senza essere a dieta; può presentare rallentamento o agitazione motorie e disturbi del sonno (dorme di più o di meno o si sveglia spesso durante la notte o non riesce ad addormentarsi o si sveglia precocemente); può non riuscire a concentrarsi, mantenere l’attenzione e prendere decisioni. Il sintomo soggettivo prevalente è la sensazione di essere inutile, negativo o continuamente colpevole che può arrivare all’odio verso di sé; spesso sono presenti pensieri di morte o di suicidio, che possono andare da un vago senso di morte e desiderio di morire fino all’intenzione di farla finita, a volte con una vera e propria pianificazione e tentativi di suicidio. Ne soffrono circa 15 persone su 100. Il disturbo depressivo può colpire chiunque a qualunque età, ma è più frequente tra i 25 e i 44 anni di età ed è due volte più comune nelle donne adolescenti e adulte.

Tutti quanti abbiamo l’esperienza di una giornata storta, in cui siamo giù di corda, tristi, più irritabili del solito e “ci sentiamo un po’ depressi”. Molto probabilmente non si tratta di un disturbo depressivo, ma di un calo d’umore passeggero. Chi soffre di depressione invece presenta una flessione dell'umore per tutta la giornata, per più giorni di seguito e non riesce più a provare interesse e piacere nelle attività che prima lo interessavano e lo facevano stare bene. Si sente sempre giù e/o irritabile, si sente stanco, ha pensieri negativi, e spesso sente la vita come dolorosa e senza senso .

L’episodio depressivo costituisce una delle esperienze peggiori che si possono avere nella vita. Ci si sente senza speranza, senza poteri né risorse, completamente impotenti difronte alla vita e alle persone. Mancano le energie per fare qualsiasi attività, fisica e mentale. E del resto niente sembra interessare più né in grado di dare piacere. Si guarda la propria vita e tutto appare un fallimento, un susseguirsi di perdite di cui spesso ci si sente colpevoli. Oppure si è convinti che la colpa sia degli altri, della vita, della sfortuna e ci si sente arrabbiati con tutto e tutti e si arriva a farsi terra bruciata intorno. L’isolamento è cercato e sofferto, e appare inevitabile.

I sintomi depressivi possono alternarsi, e a volte presentarsi in contemporanea, a sintomi di eccitamento (euforia, irritazione, impulsività, loquacità, pensieri veloci che si accavallano e a cui è difficile stare dietro, sensazioni di grandiosità, infinita potenzialità personale o convinzioni di essere perseguitati). In questo caso si tratta di episodi depressivi o misti all’interno di un disturbo bipolare dell’umore.

Il disturbo depressivo può portare a gravi compromissioni nella vita di chi ne soffre. Non si riesce più a lavorare o a studiare, a iniziare e mantenere relazioni sociali e affettive, a provare piacere e interesse nelle attività. 15 persone su 100 che soffrono di depressione clinica grave muoiono per suicidio. Più giovane è la persona colpita, più le compromissioni saranno gravide di conseguenze. Per esempio un adolescente depresso non riesce a studiare e ad avere relazioni, e quindi non riesce a costruire i mattoni su cui costruire il proprio futuro.

Come si cura la Depressione

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale ha mostrato scientificamente una buona efficacia sia sui sintomi acuti. Nel corso della Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale la persona viene aiutata a prendere consapevolezza dei circoli viziosi che mantengono e aggravano la malattia e a liberarsene gradualmente attraverso la riattivarsi del comportamento e l’acquisizione di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali. A volte è necessario associare la terapia ai farmaci antidepressivi o ai regolatori dell’umore, soprattutto nelle forme moderate-gravi. L’associazione della Terapia Cognitivo-Comportamentale e i farmaci aumentano l’efficacia della cura.

 

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