Dott. Flaviano Canfora

Dott. Flaviano Canfora

specialista in psicologia clinica e psicoterapeuta

Sovraindebitamento e Disturbo da Gioco d’Azzardo (parte prima)

Il sovraindebitamento è la condizione non temporanea di incapacità di una persona  indebitata a far fronte alle proprie obbligazioni assunte. Ma a quali spese vanno riferite le obbligazioni? Alcune spese sono considerate obbligatorie, ed hanno una tutela particolare, con la priorità nell’esigere il credito: fra le altre, le rate del mutuo e quelle dei finanziamenti contratti per l’acquisto dell’automobile piuttosto che di un  elettrodomestico o di mobili; le rate di prestiti bancari, del leasing, del noleggio; i saldi delle carte di credito; l’affitto; le spese condominiali e del riscaldamento; le bollette relative ai consumi di energia elettrica, gas, telefoni; il bollo auto; le multe; gli alimenti per il coniuge separato e i figli; le imposte e le tasse.

Per le imprese insolventi esistono procedure per predisporre piani di rientro e soddisfare nel possibile i creditori. Per i debiti contratti per motivi personali, fino al 2012, invece,  non esisteva una procedura analoga: i debitori – persone fisiche, lavoratori autonomi e imprese a carattere familiare, rimanevano in condizioni  di sovra indebitamento,  incorrendo in esiti che bloccavano la ripresa di un’attività economica e la serenità della vita familiare. Le azioni riparative in merito erano ad es:  vendita forzosa di immobili da parte delle banche creditrici; svendita di beni preziosi; pignoramento e messa all’asta di beni; chiusura delle forniture da parte degli enti erogatori di servizi; ritiro del bene non pagato interamente; pignoramento del quinto dello stipendio protesti; blocco dell’accesso al credito bancario. In generale misure che contribuivano ad aggravare situazioni di per se già di disagio.

La Legge 3  del 2012 (L. 3/2012 come modif. da D.L. 18 ottobre 2012, n. 179)ha cercato di colmare questo gap, tutelando in particolar modo le famiglie ed i pazienti affetti da Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA).

Tecnicamente vengono descritti tre tipi di sovra indebitamento:

Sovra indebitamento attivo: dettato dal comportamento della persona che gestisce male il proprio reddito o che manifesta una propensione esagerata al consumo rispetto alle proprie capacità patrimoniali. Il soggetto o sovrastima le proprie risorse o sottostima l’onere dei rimborsi (Ruozi, 1995). Questa forma di sovra indebitamento viene ricollegato ai prestiti concessi ai singoli e alle famiglie: dai mutui ipotecari per l’acquisto della casa, al credito al consumo (carte revolver, prestiti personali).
Sovra indebitamento passivo: legato a fattori esterni che il soggetto subisce. Il sovra indebitamento passivo deriva da fattori traumatici e/o fattori congiunturali imprevedibili e non dipendenti dalla volontà del soggetto (tra i più comuni sono l’abbassamento del salario, la precarizzazione del lavoro, la perdita del lavoro stesso, la perdita deprezzamento dei beni patrimoniali, una grave malattia), che hanno, determinando l’insorgere di passività impreviste.
Sovra indebitamento differito: collegato ad un evento, che si verificherà in un futuro non ancora definito. Es: una famiglia che basa il proprio tenore di vita sulla pensione di un soggetto anziano; la pensione diviene un reddito precario perché si estinguerà con il decesso; oppure Es: figli adulti che, a seguito del divorzio, ritornino a vivere con i genitori, appesantendo il complessivo bilancio familiare.
Sovra indebitamento da insolvenza: include tutti gli atti volontari ed intenzionali che portano le persone ad indebitarsi ricorrendo in maniera fraudolenta al credito, con la premeditata e deliberata intenzione di non rispettare i propri impegni economici. L’aspetto volontario e doloso configura il fenomeno come atto ai limiti della legalità (De Leo, Volpini, Landi, 2003).
Le cause del sovra indebitamento sembrano essere molteplici e nello specifico distinguiamo fattori di natura economica, sociali ed individuali.

Fattori di natura economica: riguardano innanzitutto un basso livello di cultura finanziaria, ovvero, una incapacità di valutare impegni finanziari, la presenza di  spese superiori alle entrate, l’elevata propensione all’indebitamento. Maggiore infatti  è la capacità di prendere decisioni adeguate rispetto alla gestione delle finanze e maggiore sarà la capacità di risparmio (e quindi minore la possibilità di indebitarsi). A questa va aggiunta una notevole  pressione sociale al consumo, nell’obiettivo di  mantenimento di uno standard socioeconomico (status), al fine di soddisfare un intenso  desiderio di approvazione. Inoltre, fattori macroeconomici, quali l’ aumento del costo della vita, tagli alla spesa pubblica inerenti i servizi, la facilità dell’accesso al credito ( in crescita: +10 nel 2017 (Findomestic) +8,6% e +31,8% rispetto al 2015 (Compass)).

Fattori di natura sociale: l’identikit del soggetto sovra indebitato è prevalentemente maschile (67%), over 40 (79%), che vive questa condizione per problematiche inerenti la perdita del lavoro, la cassa integrazione, l’incertezza derivante da lavoro interinale (Abbrevia,2016). Presenta una rete sociale spesso lacerata e non supportiva.  Chi è sovra indebitato vive sovente una sorte di isolamento sociale volontario derivante da vissuti di vergogna ed inadeguatezza.  Anche i rapporti familiari presentano aspetti di  instabilità (divorzi, con mantenimento dei figli, decessi, etc).

Fattori di natura individuale: la presenza di gravi malattie, con la conseguenza di cure costose inaspettate, la presenza di disturbi d’ansia, del tono dell’umore;  l’insorgere di una sintomatologia legata al disturbo post traumatico da stress, e di burn out e la presenza di dipendenze patologiche, il Disturbo da Gioco d’Azzardo in primis.

Al di la però della multi componenzialità del fenomeno, il problema del sovra indebitamento sembra racchiudersi essenzialmente in una difficoltà nella  gestione del denaro che ha origini lontane in ogni individuo e che nel corso degli anni ha portato a situazioni progressivamente sempre più ingestibili.

 

Bibliografia e Sitografia

Volpini L., Tucciarone A., De Leo G. “L’USO RESPONSABILE DEL DENARO IN SOGGETTI
SOVRAINDEBITATI E VITTIME DI USURA” Psicologia e Giustizia Anno VI, numero 1 Gennaio – Giugno 2005
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2012/12/18/294/so/208/sg/pdf
 

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