Dott. Matteo Radavelli

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Dott. Matteo Radavelli

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare

Come smettere di sentirsi in ritardo a 21 anni?

Salve, sono una ragazza di 21 anni. Due anni fa mi sono diplomata al liceo e da allora non so cosa fare nella vita. Dopo la maturità ho fatto il test per entrare nella facoltà di psicologia, ma non l'ho passato. Da quel momento sono entrata in un periodo buio. Mi sentivo una nullità, mentre i miei amici studiavano o lavoravano, io ero a casa a fare niente. L'anno dopo ho riportato a fare il teste per psicologia, senza passarlo di nuovo, così ho deciso di iscrivermi ad un'altra facoltà, servizi giuridici. Pensavo di aver finalmente trovato la mia strada, ma dopo un mese ho rinunciato agli studi, perché avevo capito che l'università non era quello che volevo fare realmente. Un mese dopo ho trovato lavoro in una maglieria e mi "faceva comodo" dato che ho fatto dei corsi di informatica e inglese. Ma non mi sono mai trovata bene in questi posto, dato che le persone con cui lavoro sono molto pesanti (e per altri motivi). Questo lavoro non mi da soddisfazioni e, ancora una volta, mi ritrovo spaesata senza soddisfazioni e senza saper cosa voglio fare della mia vita. Spesso mi sento inferiore rispetto ai miei coetanei, perché molti di loro fanno l'università e quindi sanno cosa vogliono fare, mentre altri già lavorano in posti in cui si trovano bene. È come se io fossi indietro sulla tabella di marcia ed è come se non sapessi cosa fare per uscire da questa situazione.

Buongiorno, 

mi dispiace che lei provi queste sensazioni. Innanzitutto credo sia importante evidenziare che ognuno ha il suo tempo, un tempo soggettivo. Questo tempo soggettivo sarebbe utile non confrontarlo con "il tempo soggettivo" delle persone che la circondano poichè supportato da strutture, significati, eventi diversi dai suoi.  Il confronto difficilmente è utile.  In secondo luogo credo potrebbe valutare l'ipotesi di approfondire (magari con un professionista) cosa, del suo tempo, la porta a sentirsi insoddisfatta e ferma. Quali sono i meccanismi che si intrecciano che le alimentano queste sensazioni?

Comprendo sia un aspetto complesso ma avere queste sensazioni che la portano a pensare "cosa sto facendo" è fondamentale per lei e per il suo futuro. Queste la portano a riflettere, la portano a valutare momenti del suo passato e nonostante le sensazioni che prova siano estremamente dolorose, sono estremamente utili per potenziare le sue risorse. 

 

domande e risposte

Dott.Matteo Radavelli

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare - Monza e della Brianza - Como - Lecco

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