Ho bisogno di aiuto?

Vorrei fare una domanda semplice, quanto complessa. Come faccio a sapere se ho bisogno del supporto di uno psicologo o se posso gestire le mie problematiche interiori in maniera autonoma?

Scrivo questo, poichè non ho disturbi eccessivi o appariscenti, per questo motivo non riesco a capire se potrei aver bisogno di un aiuto di un professionista o meno.

Grazie.

Buongiorno Saverio, la sua è una domanda che mi viene fatta spesso, la mia risposta è la psicoterapia fa sempre bene, non è utile solo per chi sta male.

E’ un sostegno efficace e duraturo a cui poter sempre ricorrere, non solo come strumento di “cura” ma anche come mezzo per migliorare il vivere quotidiano di tutti. Aiuta ad alleviare l’amarezza delle dissilusioni, delle idealizzazioni, nutrire aspettative realistiche, vivere in uno stato di realtà e benessere.

Cosa vuol dire vivere in uno stato di realtà e benessere?
Sentirsi amati e accettati così come si è: ansiosi , depressi, isterici, arrabbiati, felici, senza rinunciare al proprio sentire e al proprio punto di vista. Prendersi cura di se stessi ovvero porre l’attenzione su ciò che accade dentro di noi, sulle emozioni, sul sentire corporeo, sensazioni, e fuori di noi, riflettere sul nostro modo di essere e stare al mondo, favorendo lo sviluppo di un atteggiamento attivo, ad incidere sull’ambiente, trasformandoci in attori e non più spettatori. In quest’ottica, la scoperta, la novità, la curiosità diventano strumenti per trovare nuove direzioni, piuttosto che produrre ansia e impasse esistenziale. L’individuo, così, diviene consapevole delle proprie abilità e risorse che accrescono la propria autostima e capacità relazionali, diventa egli stesso strumento di cambiamento. Scegliere le persone di cui circondarsi e in mancanza di relazioni significative dare in benvenuto alla solitudine sana, ovvero un periodo dell’esistenza per rivedere e vivere la vita secondo i propri bisogni e valori. Mantenere nel cuore il desiderio di contatto con persone che hanno voglia e coraggio di vivere nonostante i momenti di dolore, angoscia e senso di impotenza, che sentono il sollievo del sostegno reciproco, il piacere della scoperta, che apprezzano il valore dell’autenticità, della vicinanza e della speranza.
Allora quando rivolgersi allo psicologo?
Quando ci si sente “bloccati” e non si vede una via d’uscita da una determinata situazione;
Ci si trova a chiedersi “conosci te stesso?” e “cosa vuoi?”;
Si vive un calo di motivazione e determinazione nei propri ambiti di vita;
si fatica a prendere la decisione “giusta”;
ci si focalizza troppo sul passato o ci si perde eccessivamente nel futuro.
In questi ultimi anni ho potuto osservare come l’intensità emotiva della condivisione e del sentirsi sostenuti in una relazione che cura, dà luogo a cambiamenti nella vita delle persone precedentemente ritenuti impossibili, lascia una traccia nel corpo e non viene dimenticata dalla memoria.