Mi sento un fallito.... la mia vita è inutile....

Salve a tutti, sono un ragazzo di 20 anni e sento che la mia vita non ha assolutamente nessun senso.
Ho avuto un'infanzia e un'adolescenza difficilissime, i miei genitori hanno sempre litigato per ogni cosa fin da quando ero piccolo e i miei fratelli maggiori si schieravano l'uno dalla parte di mamma e l'altro da quella di papà, litigando quindi anche tra loro(arrivando alle mani)
Io che ero piccolo piangevo disperato e non potevo fare niente, mio padre se ne andava varie volte di casa per poi tornare sempre.
Col passare del tempo la situazione peggiorò quando mio fratello iniziò a drogarsi, da li si scatenò l'inferno con calci a tavoli e sedie e pugni nelle porte....
Superato tutto questo sono successe tante altre cose che hanno peggiorato il tutto tra litigi , urla ecc ma non sto qui a raccontare perchè la storia sarebbe troppo lunga.
L'ambiente in cui sono cresciuto( e in cui continuo a vivere) mi ha segnato profondamente,
Sento che la vita è un peso e che a volte la morte sarebbe la miglior soluzione, non credo ormai nell'amore e non voglio sposarmi perchè ho paura di rivivere le stesse situazioni da adulto ma contemporaneamente ho paura di invecchiare solo e questo contrasto mi uccide l'anima.
Studio all'università ma il mio stato d'animo mi impedisce di impegnarmi al massimo.
Ho degli amici ma con loro non ho mai parlato di queste cose, quindi non mi sono mai sfogato con nessuno.
Mi sento un fallito, so che non sarò mai felice ed è inutile avere speranze.
Chiedo solo un pò di conforto e il parere di qualcuno, ho bisogno di affetto e comprensione, aiutatemi ve ne prego.... sto male....

Buonasera Marco. Mi ha molto colpito il tuo scritto per la sincerità con cui parli di te e per lo stato d'animo che esprimi. Dici che non ti sei mai confidato con nessuno, neanche con gli amici (che pure hai!) però riesci a scrivere su questo sito di psicologi. È già tanto! Anche se le tue parole non lasciano nessuna speranza ... Ma ti sei sfogato, sei riuscito a dire come stai, come ti senti e a raccontare anche il perché della tua disperazione, dovuta, sembra, all'impossibilità di realizzare un buon rapporto di attaccamento con genitori e fratelli.

Io ti posso solo chiedere: perché adesso?  E perché un pensiero così definitivo sulla tua vita?

Se riesci a rispondere ... sei già sulla strada per cambiare prospettiva. Tutta la comprensione possibile per questo momento terribile che stai attraversando, ma se hai voluto comunicarlo è perché speri che qualcuno raccolga il tuo grido d'aiuto. Puoi sempre continuare a scrivere... Non più da solo, d'accordo, ma con l'aiuto e la vicinanza di un bravo professionista (psicologo dell'adolescenza o psicoterapeuta). In questo periodo le misure anticovid complicano in po' le cose... ma puoi rivolgerti comunque al DSM della tua zona.

Con affetto

Bernardino Foresi