Depressione

“Soffrire di depressione vuol dire non desiderare più nulla, non avere la forza di cambiare. Ci sentiamo soli anche in mezzo agli altri, che spesso non comprendono la nostra sofferenza. Siamo incapaci di amare e nello stesso tempo abbiamo un disperato bisogno di affetto.” - Romano Battaglia -

La Depressione è un disturbo che generalmente esordisce in età adulta, tra i 30-40 anni con un rapporto maschi: femmine di 1:2. Rispetto alla familiarità è presente un rischio 2/3 volte più elevato nei parenti di primo grado. Alcune persone hanno solo un episodio singolo, con un ritorno al funzionamento precedente (Depressione Maggiore Episodio Singolo), altre hanno più episodi ricorrenti (Depressione Maggiore Ricorrente), o sono caratterizzati da sintomi depressivi cronici, ma in forma più attenuata (Disturbo Distimico).

Ma che cosa significa essere depressi?

Non è solo una forma di tristezza, ma si parla di depressione perché il malessere che si prova influenza sia la mente che il corpo, incluso il comportamento, le funzioni cognitive, il sistema immunitario e il sistema nervoso periferico.

È un disturbo perché va ad interferire con il funzionamento lavorativo o scolastico e relazionale.

Si possono provare labilità emotiva, tensione, difficoltà di concentrazione, insonnia, diminuzione dell’autostima e nei casi più gravi anche fenomeni dispercettivi e sintomi neuovegetativi. Possono esserci anche stati somatici come mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari, palpitazioni, svenimenti, irrequietezza che non possono essere spiegati da nessuna patologia fisica. I cambiamenti nell'appetito possono andare ad aumentare o a far perdere peso, ed inoltre l'insonnia o l'ipersonnia possono andare ad aumentare stress somatico.

La valutazione però non spetta a noi stessi, è importante rivolgersi a dei professionisti per non creare allarmismo facendosi una diagnosi da soli. Una valutazione include uno screening dei problemi medici e un'attenta indagine della vita della persona nella quale potrebbero esserci eventi che possono favorire la comparsa di sintomi depressivi. 

L’intervento di cura spesso vede integrati un approccio farmacologico ed uno psicoterapico con uno psicologo.

La relazione con il paziente depresso prevede aspetti esplorativi, trasformativi e prospettici, nel tentativo di Ricercare un senso all’esperienza depressiva e nuovi possibili modi di vivere rispetto a quello depressivo.

 “Praticare la psicoterapia, non significa fare qualcosa al soggetto, né convincerlo a fare qualcosa per sé; si tratta invece di liberarlo perché possa crescere e svilupparsi in modo normale, e di rimuovere ostacoli in modo che possa andare avanti”.

- Carl Rogers-

 

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