La stimolazione bilaterale

Durante una puntata di una nota trasmissione televisiva trasmessa nel mese di settembre 2019 è stato trattato un argomento che mi riguarda perché in qualche modo riguarda anche l’EMDR.
L’EMDR è un metodo psicoterapeutico scientificamente validato Evidence Based.
Nella puntata della trasmissione si parlava di una nota indagine giudiziaria su minori effettuata anche con l’aiuto di colloqui svolti da persone che si sarebbero avvalsi dell’uso di uno strumento talvolta utile all’interno di un trattamento con l’EMDR, parliamo delle manopoline vibranti.

Quanto è emerso durante questa trasmissione mi offre l'opportunità di chiarire l'uso delle manopole vibranti all'interno di un trattamento PST con EMDR, lo faccio per le persone che leggono i miei articoli e mi seguono, per chi approda casualmente sul mio profilo e per chi si è già affidato e ha già beneficiato del trattamento con l’EMDR.
L’EMDR è un intervento favoloso sul piano dell’aiuto che noi psicoterapeuti possiamo offrire al paziente, è quindi essenziale chiarire i dubbi che possono influire sulla formazione di pregiudizi basati sull’errata conoscenza.
 
Le manopoline in questione hanno un comando a filo, accendendolo si avvia la loro vibrazione che può essere modulata in intensità e velocità; emettono una vibrazione alternata pari a quella di un cellulare e al paziente, talvolta durante il trattamento psicoterapeutico con EMDR, viene chiesto di tenerne una in ogni mano… poi si procede con il lavoro da protocollo del caso.
Noi psicoterapeuti EMDR acquistiamo questo accessorio ai congressi internazionali dove troviamo il banco vendita dell’azienda produttrice, funziona con le batterie.
 
Questa “macchinetta” è un ausilio che può prendere parte o non prendere parte al trattamento con l’EMDR.
Per quando riguarda il riferimento sopra riportato della nota indagine su minori effettuata anche con l’ausilio delle manopoline, non mi è chiaro perchè sarebbe stato scelto di usarle e sono certa che abbiano avuto motivazioni valide che io non conosco e che non mi riguardano, quanto visto è per me solo uno spunto per chiarire l'utilizzo di quel supporto durante le terapie con EMDR quando si procede all'elaborazione dei ricordi traumatici. 
 
Coma sopra riportato l’EMDR è un trattamento scientificamente validato Evidence Based per la PTSD (Sindrome Post-Traumatica da Stress) patologia che colpisce le persone con grandi traumi, come le vittime di attentati, individui coinvolti in atti terroristici o in catastrofi naturali e ambientali. Ma è anche un trattamento terapeutico validato per i traumi minori come quelli affettivi interpersonali relazionali; ciò che più si utilizza per stimolare l’elaborazione cerebrale dei vissuti traumatici è il movimento oculare, le manopoline funzionano da supporto nei casi in cui lo psicoterapeuta lo ritiene necessario.
La macchinetta non tira fuori dalla mente i ricordi, serve per attivare una parte del cervello deputata all’elaborazione delle informazioni, è usata per bambini e adulti per l’elaborazione dei ricordi traumatici.
Personalmente ho studiato davvero tantissimo per molti anni e ancora studio, per essere esperta in psicoterapia degli adulti, delle coppie, famiglie e dell’età evolutiva e utilizzo il metodo EMDR
sia con adulti che con bambini e adolescenti.
Durante l’applicazione di un protocollo d’intervento psicoterapeutico con l’EMDR e in particolare durante la stimolazione bilaterale lo PST assolutamente non parla, non si fanno domande se non “Cosa noti?”.
 
-Cosa noti– è un feed back che chiediamo al paziente dopo la stimolazione bilaterale e non facciamo commenti su ciò che il paziente riferisce, giammai interventi induttivi o di suggerimento, né andiamo a stimolare un argomento piuttosto che un altro.

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