La noia è un’emozione che spesso i bambini non sanno gestire, ma che trova anche noi genitori impreparati. In particolare il dover gestire la noia dei figli è un compito che coinvolge noi genitori moderni. Ci sembra strano talvolta che i bambini esprimano la noia in un ambiente e contesto ricco di giocattoli di ogni forma e tipo.
Il nocciolo allora sta nella difficoltà a giocare da soli, a sperimentare giochi nuovi e non strutturati da altri.
Di fronte a manifestazioni di noia (non so cosa fare, mi annoio) si tende a risolvere, se non addirittura a prevenire, tale richiesta di aiuto riempiendo il tempo dei propri figli con tutta una serie di attività (corsi pomeridiani, weekend impegnati in attività) e delegando altri a far fronte a tale bisogno, nella convinzione che tener impegnati i propri figli sia salutare.
La gestione della noia è diventata così un business: programmi di attività di ogni tipo proliferano in ogni luogo e spazio.
E’ importante e salutare che i bambini sperimentino la noia e la sappiano gestire; i bambini fin da piccoli devono imparare a riempire i vuoti di spazio e di tempo; solo in questo modo possono imparare a sviluppare competenze, creative e non, sperimentare limiti e frustrazioni, utili per il percorso di crescita. Saper fronteggiare e gestire la noia è una competenza che aiuta lo sviluppo di altre competenze emotive – quali fiducia in sé stessi, autostima, gestione della frustrazione e della rabbia, sviluppo delle competenze creative, capacità di problem solving.
Winnicott (psicoanalista infantile) ha sottolineato l’importanza di sviluppare nel bambino la capacità di stare da solo, coniando il concetto di “rimanere a maggese”. Il maggese è un terreno ben arato e fertile, ma lasciato non seminato per un anno intero.
Non abbiate paura che i vostri figli si annoino, date loro la possibilità di escogitare le più ampie e diverse strategie per occuparsi di sé stessi. Solo così impareranno sia a gestire la noia sia ad attingere alle proprie potenzialità per affrontare e trasformare in modo costruttivo eventuali momenti di stallo.
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento