Tra adolescenza e sovrappeso, cosa posso fare per aiutare mio figlio?

Mio figlio (a gennaio 2015 compie 13 anni)conduce una vita sedentaria ed è in sovrappeso di molti chili. Da qualche mese manifesta continui atteggiamenti di ribellione rispetto ai consigli e alle imposizioni mie e di mio marito. Lavoriamo entrambi e al mattino abbiamo usciamo molto presto (ore 7.40) per arrivare in tempo sul posto di lavoro; ma mio figlio non collabora e si dilunga molto nelle pulizie personali, concentrando le sue attenzioni soprattutto alle mani e braccia, ignorando le continue sollecitazioni mie e di mio marito affinchè esca presto dal bagno. Inoltre preferisce trascorrere i suoi pomeriggi davanti al PC(guarda film) rifiutando di fare passeggiate con noi genitori.Ha pochi amici e frequenta occasionalmente un compagno della sua classe con cui trascorre ore a giocare al PC. Litiga continuamente con suo fratello (più piccolo di 18 mesi) con il quale è da tempo in conflitto. Ultimamente siamo molto tesi perchè l'armonia della nostra vita familiare vacilla. Le sarei grata se lei mi consigliasse un libro da leggere sull'adolescenza e le difficoltà ad essa connesse. Inoltre vorrei capire se questo atteggiamento di mio figlio rientra nella normalità di questa età difficile o invece nasconde un disturbo di tipo ossessivo. La ringrazio molto della sua collaborazione...cordiali saluti! Milena C.

Gentile Milena, esiste una ampia letteratura scientifica inerente le specifiche difficoltà che si possono osservare durante l’adolescenza. Un testo che posso consigliarle, per favorire la sua conoscenza e l’informazione circa questo periodo della vita è il seguente:
Titolo: Analisi e terapia del comportamento nell'infanzia e nell'adolescenza Autore/i: Anchisi R., Moderato P. Editore/i: RAFFAELLO CORTINA EDITORE - Anno: 1996 Si tratta di un testo chiaro, esplicativo e utile anche per i non addetti ai lavori; informazione e conoscenza sono strumenti fondamentali per tutti.
In merito Il disturbo ossessivo-compulsivo, questo quadro clinico è caratterizzato da diversi segni clinici, tra i quali la presenza di ossessioni (pensieri, impulsi o immagini ricorrenti) e compulsioni (comportamenti o azioni mentali ripetitive). Il ‘dilunga molto nelle pulizie personali, concentrando le sue attenzioni soprattutto alle mani e braccia’ non è sufficiente per porre diagnosi del suddetto quadro clinico. Spesso, accade che i clienti presentino caratteristiche di tipo ossessivo-compulsivo ma per altre ragioni, ad esempio per difficoltà di ansia (durante l’adolescenza può accade ad esempio per le necessità di relazionarsi con il mondo esterno). In merito ai disturbi dell'alimentazione, occorre sempre valutare la causa di tali comportamenti per poter intervenire in maniera efficace, rapidamente, e in modo tale che il cambiamento (cioè, la remissione della sintomatologia) sia stabile nel tempo. E’ necessario dunque una valutazione delle caratteristiche quotidiane, delle modalità e dei tempi di manifestazione dei fenomeni, prima di procedere con l’inquadramento diagnostico ed eventuali trattamenti di riabilitazione. Un cordiale saluto