Ipocondria: conoscerla e strumenti per affrontarla

L’Ipocondria è un disturbo caratterizzato dalla  paura irrazionale di poter contrarre una malattia o di soffrire di una malattia, basata sull’interpretazione personale di sintomi fisici, nonostante una reale valutazione medica non identifichi oggettive motivazioni che giustifichino tali paure o convinzioni. In genere le rassicurazioni mediche hanno l’effetto di pacificare nell'immediato l'ansia e le preoccupazioni, ma solo in modo temporaneo e per pochi  giorni.
L’ ipocondriaco è una persona che interpreta ogni segnale di malessere del proprio corpo nel peggiore dei modi e lo associa al peggior esito diagnostico.
Le cause di un atteggiamento mentale e comportamentale di questo tipo possono essere varie, alcune giustificabili e concrete, ma nella maggior parte dei casi la persona è vittima di sé stessa, delle sue paure e fobie e delle sue modalità che attua nel tentare di risolvere tale problema. Nello specifico la Psicologia strategica, approccio delezione per fobie, ossessioni e panico  è precisa nel delineare come si installa e si rafforza un tale disturbo:  la persona per rassicurarsi attua 2 “tentate soluzioni”:

- inizia a sottoporsi ad  esami sempre più frequentemente per avere il responso del malessere e tranquillizzarsi.
- oppure evita di fare esami per la paura di conoscere il responso.
Ma in entrambi i casi il problema non lo si risolve mai alla radice: infatti  nel primo caso la rassicurazione è temporanea e si passa da un esame all’ altro in un circolo vizioso senza fine …Nel secondo caso evitare di fare esami per la paura dell'esito  finisce per rinforzare e mantenere viva nella mente della persona la paura stessa e paradossalmente l’attenzione ossessiva su di sé e su tutti i segnali corporei.  
Come si affronta quindi tutto questo? Intanto è fondamentale capire bene l’importanza che hanno i concetti e le spiegazioni appena espresse : in sintesi, se voglio veramente cominciare a risolvere l'ipocondria devo avere chiaro che se continuo a fare esami su esami non risolvo niente ma anzi, peggioro sempre di più la mia ansia. Lo stesso vale per l’evitamento, infatti più evito più rimando l'appuntamento con un equilibrato approccio alla cura di sé stessi. Sono entrambi comportamenti eccessivi ed estremi che paradossalmente finiscono per mantenere l’ansia e la fobia  costantemente presenti nella nostra vita.
Anche il salutismo fanatico si accompagna spesso all ipocondria: se tutti i comportamenti ruotano attorno alla ricerca della salute, capita spesso di credere poi che tutto possa minacciare il proprio benessere. Non dimentichiamo poi che un altro comportamento che peggiora le cose è la ricerca ossessiva su internet di qualsiasi informazione medica anche su canali non scientificamente affidabili con risultati che aumentano ansia ed angoscia.
In conclusione lassunto di base è che le paure si risolvono se accettiamo di dover necessariamente cambiare qualcosa nel nostro modo di pensare e di  agire, in modo di affrontarle concretamente. Nei casi dove tale disturbo ha raggiunto livelli tali da condizionare pesantemente la normale vita  è bene rivolgersi ad uno specialista  psicoterapeuta  per modificare le strategie disfunzioni o psichiatra ( per valutare integrazione farmacologica)

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