Gentile Signora Laura,
nella sua lettera lei espone quello che il suo bambino (che come lei stessa sottolinea ha solo 4 anni) non fa, evidenziando, nel contesto, quanto questo non conformarsi del suo bambino a quello che gli viene richiesto o a quello che gli altri fanno la faccia preoccupare.
Immagino ci siano però delle cose che il suo bambino fa e che gli piace fare, cose che però lei nella sua lettera non menziona.
So che può apparire elementare ma ha provato a parlarne con lui? I bambini delle ultime generazioni hanno una sorta di saggezza naturale che a volte stupisce i più saggi degli adulti.
Nella sua situazione, in quanto genitore, e posso immaginare la pressione sociale cui lei stessa è sottoposta, lei sta però chiedendo al suo bambino, che dovrebbe essere il suo principale alleato nella vostra relazione, di conformarsi a ciò che altri fanno o gli chiedono di fare. Ha mai pensato, non so, che il suo bambino trovi quelle attività poco interessanti? Noiose? Che le quelle reazioni di rabbia siano in effetti invece di frustrazione? Come si sentirebbe lei, se potesse dar sfogo liberamente alle sue emozioni (infischiandosene delle reazioni sociali, che sono la grande malattia di noi adulti, come Pirandello ha sottolineato) se la mettessero costantemente o costantemente le chiedessero di fare cose che non le piacciono?
Non vorrei apparirle colpevolizzante perciò la prego provi per un attimo a girare la sua telecamera da un'altra prospettiva, provi a vedere non il sistema nei confronti del suo bambino ma le reazioni del suo bambino verso il sistema. Provi a mettersi nei suoi pannolini, per così dire. Provi a parlarne con lui. Da mamma a bambino. Se già non lo ha fatto potrebbe avere dei risultati... decisamente spiazzanti ma molto interessanti.
Una micro nota educativa, bonus extra. Lei è una persona religiosa, signora? Sa che Gesù fu un bambino molto "asociale" da un certo punto di vista. Dove gli altri bambini facevano appunto i bambini, lui preferiva chiacchierare coi maestri della parola nel tempio. E quando i suoi genitori si preoccupavano per questo figlio "un po' strano" lui rispondeva semplicemente che era venuto al mondo non per far contenti i genitori ma per adempiere al suo scopo, alla sua missione.
Le faccio tanti auguri, signora, sono convinto che lei sia la mamma di uno splendido futuro adulto.