Festa del papà senza il papà

LIVIA

buongiorno a voi tutti, ringrazio tantissimo di cuore chi ha risposto ai quesiti che pongo… sono molto utili soprattutto per togliermi i sensi di colpa nei riguardi di mio figlio e per essere piu serena nello crescere sola mio figlio… grazie! la domanda che volevo porvi oggi è che le maestre delll asilo dove va mio figlio mi chiedono come devono comportarsi con la festa del papà… lui nn lo ha mai conosciuto…non puo' essere presente..sono stata molto chiara nel dirgli che siamo noi due e che soprattutto non è colpa sua se papà nn è qua, anzi se è nato è perche ci siamo amati tantissimo… insomma, in questa scuola devono imparare una poesia con il soggetto papà…. cosa devo fare? ho accennato a davide,mio figlio, che come ogni anno c'è la festa dei papà a scuola , ma anche dei nonni o delle mamme o degli zii i e che può imparae e fare il regalino a chi vuole… quello che mi sento di dire alle maestre e che cerchino invece di essere loro le piu spontanee possibili, che mio figlio sa la verità, sa che ha il papà che vive all'estero e che non possiamo vivere insieme per delle scelte da grandi. è giusto dire casomai che suo padre gli vuole bene ( anche se nn lha mai voluto vedere)?…. grazie del vostro preziosissimo aiuto

3 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Lidia,

da quello che scrive devo dirle che secondo me è stata molto brava col suo bambino, dandogli risposte e proteggendolo dalla rottura del suo rapporto con il padre. E' proprio questo atteggiamento che dovrebbe agevolare nelle insegnanti, raccontando loro cosa sa il piccolo del padre, e che magari la poesia la può imparare comunque, perché ha un papà anche se lontano. E magari troverà qualche altra figura di riferimento maschile a cui fare riferimento, visto che il padre e' praticamente assente. Brava Lidia, continui così, regalando al suo bambino un alfabeto delle emozioni, dove si può anche esprimere la tristezza per la mancanza del padre, ma poi si torna a sorridere. Continui ad aiutarlo ad esprimere quello che sente, attraverso disegni, letterine e giochi di personaggi, dove magari c'è anche il papà. Vedrà che poi quando il piccolo sarà grande si confronterà con questo padre, ma con un equilibrio che lei gli sta regalando. Le maestre possono essere per lei delle alleate per stare vicino a suo figlio e non farlo sentire diverso dagli altri. Le auguro tutto il meglio, a lei e al suo bambino. La saluto,

~~Buon giorno Livia, comprendo la frustrazione che prova di fronte ad un figlio che per diritto chiede di avere un papà, vuole la presenza di un padre. Nell’attuale contesto sociale, il fatto di non avere entrambi i genitori per un bambino,  risulta piuttosto frequente:  non sempre il padre/la madre biologico/a corrisponde al padre/alla madre psicologic/a. Sicuramente  il suo bambino  soffre per la mancanza di un padre quale personaggio importante per la sua crescita e per la “vostra vita”  ma non per questo possiamo pensare che un figlio viva nella disistima,  nel  senso di inferiorità  e che venga rifiutato dagli altri. Sicuramente il suo bambino è in grado di farsi apprezzare e considerare anche senza un papà per le proprie risorse e capacità! Inoltre, il vuoto affettivo lasciato dalla assenza di un padre può essere colmato con la presenza di altre figure maschili di riferimento quale lo zio, il nonno, ecc.,ecc.  Quindi, consiglio a lei di superare la frustrazione per non riuscire a dare un padre a suo figlio e di seguire con gioia la crescita di suo figlio. Cordiali saluti

Dott.ssa Maria Zampiron

Dott.ssa Maria Zampiron

Padova

La Dott.ssa Maria Zampiron offre supporto psicologico anche online

Gent.le Livia,

occorre fare attenzione con suo figlio di non comunicargli e attribuirgli idee a cui invece suo figlio potrebbe non aver affatto pensato ( data anche l'età -asilo): per esempio " che non è colpa sua se il padre non c'è". Proprio queste parole potrebbero favorire l'idea che abbia una colpa. A mio parere occorre strutturare meglio e con più chiarezza che cosa dire di preciso al bambino e riflettere sulla coerenza che lei, come madre, dovrà mantenere anche in futuro. A questo proposito avergli  detto che il padre vive lontano e non possono vedersi per "scelte da grandi" in parte è congruo, ma il rischio è che suo figlio si senta escluso dalle scelte dei suoi genitori e di conseguenza svalorizzato. L'indicazione di dire la verità, ma con parole e concetti comprensibili e adatti all'età del bambino, è sempre la più equilibrata.