Cara Alessia, i bambini, anche i più piccoli, sono in grado di comprendere ed accettare , oltre ad avere diritto di conoscere, qualsiasi realtà se loro rivelata con tatto, dolcezza e semplicità. Il problema è più degli adulti che, spesso, hanno, per primi, difficoltà a parlare di alcune realtà dolorose, poco 'digerite' ed elaborate da loro stessi.
Ti consiglio, pertanto, di parlare con tuo figlio nel momento in cui ti sentirai emotivamente pronta a farlo, solo dopo, in altre parole, in cui tu sarai stata in grado di dare un senso e fare in un certo senso pace con l'esperienza vissuta. A volte, può rendersi necessario un lavoro lungo e duro su se stessi, magari con l'aiuto di un esperto.
Tengo a precisarti che in futuro, che tu lo voglia o no, non parlerai a tuo figlio del padre solo direttamente, a parole e quando lui te lo chiederà ma anche con ogni tuo gesto, comportamento, modo di vivere come donna (single o meno) e madre, influenzandone intenzionalmente o no, l'immagine e l'atteggiamento.
Per chiarimenti puoi contattarmi.