Imparare a gestire l'ansia per essere sereni ogni giorno
Sfruttare l’ansia come opportunità di cambiamento per raggiungere un nuovo benessere psicologico.
Cos’è l’ansia?
L’ansia è un’emozione naturale, funzionale all’adattamento dell’organismo all’ambiente. E' un’esperienza universale ed una normale componente dello sviluppo del bambino: è uno stato di prontezza ed attivazione generalizzata dell’organismo, collegato ad una situazione di attesa e/o pericolo. Se non provassimo mai ansia, non saremmo in grado di distinguere i pericoli e di difenderci da essi. L’ansia diventa patologica quando è irragionevole, eccessiva e compromette il funzionamento della persona, che si autolimita per non provare alcuna ansia, anzi tenta di controllarla per annullarla.
Culturalmente quando si parla di disturbi d’ansia siamo subito portati a pensare a soggetti adulti, stressati e oberati da impegni e responsabilità. L’infanzia, al contrario, è l’età della gioia, della spensieratezza: quando guardiamo un bambino non pensiamo mai che possa avere pensieri e preoccupazioni, tali da compromettere il suo equilibrio e la sua serenità. Eppure il disturbo d’ansia è il disturbo psicologico più ricorrente nella popolazione fino ai sedici anni di età, proprio perché anche i bambini e gli adolescenti sono sottoposti a numerosi cambiamenti ed adattamenti, nel corso del loro percorso di crescita:
I principali disturbi d’ansia di cui soffrono i bambini sono:
· Disturbo d’ansia da separazione: il bambino manifesta ansia eccessiva e preoccupazione non realistica, accompagnate spesso da malessere fisico, ogni volta che deve separasi dalle figure di riferimento (in particolare i genitori); tale disturbo è molto comune nei bambini in età prescolare e scolare e talvolta rientra in maniera autonoma, ma spesso risulta invalidante per il bambino che non riesce a godersi le esperienze all’esterno e tende a manifestare il proprio stato ansioso anche con comportamenti aggressivi o di isolamento sociale, compromettendo le capacità di socializzazione con i pari.
· Fobia specifica: eccessiva e persistente paura, con successivo evitamento rivolta verso una situazione/oggetto specifico e da conseguente compromissione della vita del bambino e del nucleo familiare, che deve riorganizzarsi in base agli evitamenti del bambino;
· Fobia sociale: eccessiva timidezza verso persone non familiari fino a compromissione della vita sociale del soggetto; in alcuni casi il disturbo si associa a mutismo selettivo: cioè incapacità del bambino ad entrare in una relazione verbale con persone estranee alla propria famiglia; o balbuzie, cioè difficoltà ad articolare le parole, in condizioni di grande ansia e paura del giudizio.
· Disturbo ossessivo – compulsivo : caratterizzato dalla presenza di ricorrenti ossessioni (pensieri, immagini ed impulsi irragionevoli, che s’impongono al soggetto) e compulsioni (comportamenti/azioni che servono al soggetto per limitare i pensieri ossessivi e ridurre l’ansia). Le ossessioni più comuni in età evolutiva possono riguardare l’alimentazione, l’igiene e la preoccupazione per incidenti e morte dei cari.
La fobia sociale è molto diffusa anche tra gli adolescenti e si manifesta prevalentemente nel contesto scolastico.
Cosa possono fare i genitori per prevenire questi disturbi e sostenere i bambini? Fondamentale è normalizzare qualsiasi esperienza, evitando di drammatizzare e iper proteggere i bambini: ogni errore o esperienza negativa può essere vissuta come esperienza di crescita e condivisa in termini emotivi all’interno della famiglia.
Talvolta però è necessario un intervento specialistico: quando si comincia la terapia di un bambino, si prende in carico, in un certo senso, tutta la famiglia; i genitori, infatti, sono interlocutori fondamentali, sia perché fonte di molte informazioni relative al bambino, sia perché necessari nel continuare la terapia a casa e rinforzare i miglioramenti del figlio. E’ importante intervenire in tempo sui disturbi d’ansia dei bambini, in modo da evitare evoluzioni che condizionino la loro vita da adulti. I problemi d’ansia in età evolutiva, infatti, sono spesso correlati a disturbi d’ansia e disturbi dell’umore in età adulta.
Mia figlia di 9 anni è una bambina molto ansiosa e quando viene interrogata va in blocco...
Buonasera a tutti. Sono Francesco, ho quasi 30 anni. Premetto che sono sempre stato un tipo ansioso, ...
Salve, sono un ragazzo di 21 anni. Vorrei parlarvi di un disturbo per me molto debilitante che è ...
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