Sessualità, inibizione sessuale

“Dottore, sono costretto a far uso del Viagra e del Cialis perché ho paura di avere una prestazione sessuale scadente.

Mi sento impotente e mi viene la paura di fallire la prestazione con la moglie.


Mi vergogno troppo a parlargliene ed anzi, a dire tutta la verità ho due amanti, ma con tutte e due non riesco a far a meno del Viagra.

Invece quando vado a prostitute spesso riesco a farne a meno, lì la prestazione è per me meno impegnativa perché pago ed ho minor paura di fallire.

Sono stato spesso in chiesa a pregare Dio che mi aiutasse, ho fatto di tutto, ho cercato in ogni donna un sostegno, ho studiato tanto, ho provato con lo sport, poi con l’alcool.

Le ho provate tutte dottore, ho anche cercato il suicidio, la mia vita è una guerra!” 

 

Per favore lasci stare Dio che non c’entra proprio, anzi nella sua superbia lei sfrutta Dio, e confonde tutto!

“Come, io superbo che mi rivolgo a Dio?”


Intendo semplicemente farle vedere che lei potrebbe smetterla di fare lo sconfitto e darsi una mossa, non cercare il passaggio dalla terra al cielo o viceversa: è in terra che esiste il passaggio, è solamente di là del fiume, ed occorre che qualcuno sia capace di portarla dall’altra sponda: si cerchi uno psicoterapeuta che sappia condurla tra le onde e presto s’accorgerà che la terra sull’altra sponda è bella ferma e sicura senza Cialis né Viagra, né suicidi.

La sua inibizione sessuale in primo luogo è nel suo pensiero, o meglio in un pensiero che non esprime, che non dice, e che pensa il suo male.

Per lei è importante riuscire a parlare di sé con un altro,  confidarsi su ciò di cui non vuole sentire di sé: non ammette sé a sé stesso!

Tempo sprecato far finta di dimenticare annegandosi nell’alcool, o sprigionare possenti muscoli sia fisici che mentali: è tutto inutile.

Provi a farsi venire la voglia di trovare il passaggio, di conoscere il Passaggio a nord-ovest quel romanzo che ha affascinato due generazioni nella ricerca del come arrivare dall’altra parte, non aspetti che sia Caronte a doverla traghettare!

Così potrà smetterla di farsi sfruttare da sé stesso, la smetterà di contarsela. 

La sensazione che prova ora di non potercela fare: è vera, ed è perché occorre che lei trovi la fiducia in sé stesso ed in uno psicoterapeuta.

Poi su questa sessualità: ità del sesso ci tornerò.

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