Il tradimento è uno degli eventi più dolorosi che possono colpire una relazione. Non si tratta solo dell’atto fisico, ma dell’impatto emotivo, psicologico e relazionale che genera. Per chi lo subisce, si spezzano fiducia, sicurezza e identità affettiva. Per chi lo compie, spesso emergono sensi di colpa, confusione o razionalizzazioni difensive.
Eppure, in alcune coppie, può iniziare un cammino di ricostruzione. Ma è davvero possibile perdonare? E soprattutto: si può amare ancora dopo un tradimento?
L’Attaccamento nella Coppia e il Tradimento come Ferita Profonda.
Dal punto di vista psicologico, il tradimento è vissuto come una violazione dell’attaccamento sicuro. Questo può generare una risposta simile a quella del trauma: ipervigilanza, evitamento, pensieri intrusivi.
Il concetto di attaccamento nasce dalla psicologia dello sviluppo, in particolare dagli studi di John Bowlby, e descrive il legame emotivo che si forma tra un bambino e il suo caregiver. Ma questo modello si estende anche alle relazioni adulte, soprattutto quelle di coppia. In una relazione amorosa, il partner diventa spesso la figura di attaccamento principale: una base sicura da cui partire e a cui tornare.
Cos’è l’Attaccamento nella Coppia?
L’attaccamento nella coppia è il legame emotivo profondo che si costruisce nel tempo, basato su:
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Fiducia reciproca: ci si affida all’altro per supporto emotivo, sicurezza e conforto.
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Intimità: si condividono vulnerabilità, sogni, paure.
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Dipendenza sana: si crea un equilibrio tra autonomia e bisogno dell’altro.
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Regolazione emotiva: il partner aiuta a gestire stress, ansia e dolore.
Questo legame è fondamentale per il benessere psicologico: sapere che “l’altro c’è” crea stabilità, sicurezza e senso di appartenenza.
Perché il Tradimento è una Ferita dell’Attaccamento?
Il tradimento rompe proprio quel patto implicito di sicurezza e affidabilità. Dal punto di vista psicologico, ecco perché è così devastante:
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Violazione della base sicura Il partner non è più percepito come rifugio emotivo, ma come fonte di dolore. Questo genera disorientamento e insicurezza.
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Attivazione del sistema di allarme Il cervello interpreta il tradimento come una minaccia alla sopravvivenza relazionale. Si attivano risposte di lotta, fuga o congelamento.
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Rottura della fiducia La fiducia è il pilastro dell’attaccamento. Quando viene tradita, si sgretola la percezione di stabilità e continuità.
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Riemersione di ferite antiche Il tradimento può riattivare traumi passati, come abbandoni infantili o esperienze di rifiuto, amplificando il dolore.
Reazioni Tipiche alla Ferita di Attaccamento
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Ansia da separazione: paura intensa di essere lasciati o non amati.
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Evitamento: chiudersi emotivamente per non rischiare di soffrire di nuovo.
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Ipercontrollo: tentativi di controllare il partner per evitare nuove ferite.
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Idealizzazione o demonizzazione: oscillare tra vedere l’altro come perfetto o completamente negativo.
I Passaggi della Guarigione
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Accettare il dolore Non si può guarire ciò che non si riconosce. Dare spazio alle emozioni è fondamentale.
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Riconnettersi con sé stessi Dopo un tradimento, è essenziale ricostruire l’autostima e la propria identità al di fuori della relazione.
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Elaborare il significato dell’accaduto La psicoterapia può aiutare a comprendere le dinamiche relazionali, i bisogni non soddisfatti, e i segnali ignorati.
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Riscoprire la fiducia La fiducia non è un atto cieco, ma una scelta consapevole. Si può imparare a fidarsi di nuovo, con maggiore consapevolezza e confini più chiari.
È possibile perdonare?
Perdonare non significa dimenticare, né giustificare. Significa scegliere consapevolmente di liberarsi dal rancore, per se stessi prima ancora che per l’altro. Il perdono è un processo a più stadi:
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Riconoscere il dolore senza reprimerlo.
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Dare significato all’accaduto e alle sue cause.
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Esprimere rabbia in modo costruttivo, non distruttivo.
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Decidere se e come ricostruire la fiducia.
Attenzione: perdonare non implica restare insieme a tutti i costi. A volte il perdono è un atto interiore, che consente di lasciar andare una relazione chiusa.
Esercizi psicologici per il percorso di guarigione
1. Diario emotivo
Ogni giorno, dedica 10-15 minuti a scrivere liberamente:
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Cosa sento oggi?
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Quali pensieri mi tornano in mente?
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Quali domande avrei voluto fare (o ricevere)?
Scrivere aiuta a chiarire, elaborare e "svuotare" la mente.
2. Lettera che non invierai mai
Scrivi una lettera alla persona che ti ha tradito, esprimendo tutto quello che provi: rabbia, delusione, tristezza, speranza.
Non inviarla. Rileggila dopo qualche giorno. Ti aiuterà a dare forma al tuo vissuto.
3. Visualizzazione della fiducia
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Chiudi gli occhi.
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Immagina di trovarti davanti a una porta chiusa. Dietro c'è la fiducia.
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Visualizza la porta aprirsi poco alla volta.
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Chiediti: Cosa dovrebbe accadere perché io possa aprirla di più?
Ripeti questa visualizzazione ogni settimana, osservando i cambiamenti interni.
4. Riflessione condivisa (se si sceglie di restare in coppia)
Con il partner, ponetevi (e rispondete onestamente a) queste domande:
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Perché vogliamo restare insieme?
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Cosa siamo disposti a fare entrambi per guarire?
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Quali limiti devono essere rispettati?
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Come possiamo creare un nuovo patto?
Quando chiedere aiuto psicologico
Se il dolore persiste, se si sviluppano sintomi depressivi o ansiosi, o se si fatica a fidarsi di chiunque, è utile rivolgersi a uno psicologo. La terapia può offrire uno spazio sicuro per elaborare, comprendere e ricostruire.
È consigliabile consultare un professionista quando:
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Il dolore rimane troppo intenso dopo mesi.
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I pensieri ossessivi interferiscono con il funzionamento quotidiano.
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La coppia non riesce a comunicare senza conflitti.
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Si ha bisogno di un luogo sicuro per elaborare la scelta (restare o lasciare).
Perché il supporto psicologico è fondamentale dopo un tradimento
Il tradimento è spesso vissuto come un trauma relazionale. Colpisce al centro dell’identità: l’amore, la fiducia, la sicurezza, il valore personale. Non è solo una questione sentimentale: il tradimento può avere effetti profondi e duraturi a livello psicologico, simili a quelli di un evento traumatico.
Ecco perché, in molti casi, non basta il tempo o la buona volontà della coppia: serve un aiuto esterno, competente e neutrale, per affrontare con lucidità e sicurezza le ferite emotive lasciate da questa esperienza. Un percorso individuale può essere utile sia per chi ha subìto che per chi ha compiuto il tradimento.
In particolare:
Dare senso all’esperienza
1. Capire cosa è accaduto, perché ha fatto così male, e cosa ha toccato dentro di sé è un primo passo verso l’elaborazione. Un terapeuta aiuta a leggere ciò che accade sotto la superficie.
2. Regolare le emozioni
La persona tradita può essere inondata da rabbia, dolore, confusione, senso di abbandono. Il sostegno psicologico fornisce strumenti per contenere e canalizzare queste emozioni in modo costruttivo, evitando che diventino distruttive.
3. Lavorare sull’autostima
Il tradimento spesso genera senso di inadeguatezza (“non ero abbastanza”), vergogna (“come ho potuto non accorgermi?”) e sfiducia in sé e negli altri. Il percorso terapeutico aiuta a ricostruire la propria immagine e a riconoscere il proprio valore, al di là dell'accaduto.
4. Sostenere una decisione consapevole
Restare o andarsene? Perdonare o chiudere? Molti restano bloccati in un limbo doloroso. La terapia non dà risposte preconfezionate, ma aiuta a chiarire bisogni, confini e desideri reali.
I benefici della terapia di coppia
Se entrambi i partner desiderano restare insieme, la terapia di coppia può offrire un luogo sicuro per affrontare il tradimento e il dolore condiviso. Nella terapia di coppia si lavora su:
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Ascolto reciproco: permettere all’altro di esprimere il proprio vissuto senza giudizio.
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Responsabilità condivisa: comprendere cosa ha portato la relazione in difficoltà (senza colpevolizzare).
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Ricostruzione della fiducia: attraverso piccoli gesti coerenti, chiarezza, trasparenza e presenza emotiva.
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Nuovo patto relazionale: il tradimento rompe un patto implicito. La terapia aiuta a riformularne uno nuovo, più autentico
Il supporto psicologico è anche prevenzione
Infine, affrontare la ferita del tradimento con un professionista riduce il rischio di trascinarsi schemi disfunzionali nelle relazioni future.
Molte persone, se non elaborano il trauma, sviluppano:
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diffidenza generalizzata (“non mi fiderò mai più”)
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controllo eccessivo nelle relazioni
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paura dell’intimità
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ripetizione inconsapevole dello stesso copione
Il lavoro terapeutico permette di chiudere il cerchio emotivo e tornare a relazioni più sane, libere e consapevoli.
Conclusione
Il tradimento è una frattura profonda, ma non sempre è la fine. Può diventare una crisi trasformativa, da cui uscire più consapevoli, forti e in contatto con se stessi. Sopravvivere al tradimento non significa dimenticare, ma trasformare. È un processo che può portare a una maggiore maturità emotiva, a relazioni più autentiche e a un amore più consapevole. La fiducia può rinascere, non come illusione, ma come scelta coraggiosa. Tuttavia, per trasformare la ferita in crescita serve un percorso guidato, delicato ma deciso. Il supporto psicologico, individuale o di coppia, è spesso il ponte tra il dolore e una nuova possibilità — sia nella relazione attuale, sia in quelle future.
"Non possiamo cambiare ciò che ci è accaduto, ma possiamo scegliere come guarire da ciò che ci ha feriti."
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Bibliografia consigliata
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Perel, E. (2017). Tradimenti. Infedeltà e altre avventure. Rizzoli.
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Glass, S. P. (2002). Not "Just Friends". Free Press.
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Gottman, J. & Silver, N. (1999). The Seven Principles for Making Marriage Work. Three Rivers Press.
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Bowlby, J. (1988). A Secure Base: Parent-Child Attachment and Healthy Human Development. Basic Books.
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M. Rosenberg (2003). Le parole sono finestre (oppure muri). Esserci Edizioni.
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Michele Giannantonio (2022). Tradimento e perdono. Psicologia delle relazioni ferite. FrancoAngeli.
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