La gabbia dell'amore
In questo articolo, in modo sintetico, descrivo le relazioni malate, la difficoltà di uscire dalle storie, quando ci si imbatte in un partner narcisista.
06 Aprile 2016
RM
La vita di coppia è un’esperienza molto arricchente e coinvolgente, questa è in continua evoluzione e si struttura in diverse fasi dette “ciclo vitale della coppia”. Durante queste fasi, avvengono continui cambiamenti e assestamenti: conoscersi, scegliersi, decidere di costruire una vita insieme, costituire una famiglia diventando genitori, accompagnare i figli verso la crescita, sperimentarsi quando i figli si svincolano e vanno via, ritornare coppia con i figli fuori casa (nido vuoto), andare in pensione, diventare nonni e dirigersi verso la vecchiaia. Ogni volta che si passa da una fase a un’altra, si devono affrontare dei cambiamenti, che rivoluzionano l’equilibrio della coppia, mettendola alla prova sulla capacità di riadattarsi alle nuove situazioni. Una delle fasi più delicate è la nascita dei figli, perché rivoluziona completamente l’equilibrio della coppia, si passa dall’essere solo coppia coniugale, ad essere anche coppia genitoriale con ruoli e funzioni diverse. Pur essendo un momento molto bello, e avendo a disposizione 9 mesi per prepararsi all’arrivo del futuro nascituro, solo quando la si vivrà concretamente, ci si renderà conto, che la realtà è ben diversa dall’immaginazione e emergeranno tutta una serie di nuove emozioni, esperienze e problematiche, che potrebbero mettere in crisi l’equilibrio della coppia. Numerose ricerche hanno appurato che la nascita del primo figlio, è un momento molto delicato, dove spesso la coppia rischia di andare in crisi, a volte ricorrendo persino alla separazione. La maternità pone la donna in una nuova condizione psicofisica, buona parte del suo tempo, sarà impegnato nel cercare di essere una buona madre e questo la porterà a dedicare minori attenzioni al compagno, a mettersi in discussione rispetto al suo nuovo assetto psicofisico, e a sentirsi assorbita dal ruolo materno; il compagno a sua volta, sebbene sia contento dell’arrivo del proprio figlio, potrebbe sentirsi trascurato perché la sessualità soprattutto dopo il parto, potrebbe essere meno presente, arrivando a sentirsi geloso per le attenzioni che la compagna dedica al figlio/a e sottrae alla loro intimità. Per evitare che la coppia si allontani, occorrerà che ci si impegni non solo nel nuovo ruolo genitoriale, ma anche nell’investire del tempo e risorse nel ritrovare una sintonia nella coppia. A volte può accadere che uno e entrambi i partners possano sentirsi inadeguati nello svolgere la funzione di genitori, perché si sentono ancora immaturi e incapaci di eseguire correttamente questo ruolo; ciò potrebbe comportare o il sovraccarico di uno dei due genitori di questa funzione o la delega alle famiglie d’origine, delle funzioni di accudimento del proprio figlio; entrambe le situazioni potrebbero portare una crisi nella coppia perché emergeranno malcontenti o l’intrusione di terzi nella vita familiare. In questo periodo è molto importante poter comunicare adeguatamente e riflettere su ciò che sta succedendo, piuttosto che farsi prendere dalla frenesia delle vita quotidiana, costellata dalle continue attenzioni che il bambino/a richiede. La coppia dovrebbe imparare a separare le 2 funzioni, quella genitoriale da quella di coniugale e investire su entrambe, perchè l’una possa condizionare positivamente l’altra e viceversa. Per fare questo occorre trovare lo spazio in cui la coppia possa dedicarsi a se stessa senza la presenza del neonato, per ritrovare quell’intimità e complicità persa. Per i papà potrebbe essere utile mostrarsi attenti e affettuosi sia verso il proprio piccolo che verso la mamma, cercando di farla sentire amata, sostenuta e desiderata, e per le mamme impegnarsi nel avere un atteggiamento seduttivo e accattivante, accogliendo i desideri del proprio compagno. Ritrovarsi con serenità nei ruoli di amanti e complici è molto importante, perchè permette di trovare quell’energia che aiuterà la coppia genitoriale a proseguire con serenità la sua funzione. Quando ci si rende conto che qualcosa non va, è molto importante fermarsi a riflettere su quanto sta accadendo, piuttosto che farsi trascinare dagli eventi. Qualora questo non accada in modo naturale, e la coppia si senta sempre più distante dopo la nascita del figlio, è opportuno chiedere il sostegno di uno psicoterapeuta, che possa aiutare la coppia a riflettere su cosa sta succedendo. Attraverso la psicoterapia, la coppia potrà trovare delle nuove modalità adattive che le permetteranno di crescere ulteriormente e di sviluppare quelle risorse necessarie a proseguire la fase il ciclo vitale che si era arrestata.
Buongiorno,il mio ragazzo si è trasferito da poco a Milano, per motivi di studio. Prima di ...
Salve a tutti, sono una ragazza di 22 anni e sto insieme al mio ragazzo, che ne ha 27, da due anni e ...
Buonasera..sono un ragazzo di 25 anni fidanzato da poco più di un anno con una ragazza di 21 ...
Cerca il tuo psicologo
Commenta questa pubblicazione