Come affrontare la crisi di coppia dopo la nascita dei figli

La vita di coppia è un’esperienza molto arricchente e coinvolgente, questa è in continua evoluzione e si struttura in diverse fasi dette “ciclo vitale della coppia”. Durante queste fasi, avvengono continui cambiamenti e assestamenti: conoscersi, scegliersi, decidere di costruire una vita insieme, costituire una famiglia diventando genitori, accompagnare i figli verso la crescita, sperimentarsi quando i figli si svincolano e vanno via, ritornare coppia con i figli fuori casa (nido vuoto), andare in pensione, diventare nonni e dirigersi verso la vecchiaia. Ogni volta che si passa da una fase a un’altra, si devono affrontare dei cambiamenti, che rivoluzionano l’equilibrio della coppia, mettendola alla prova sulla capacità di riadattarsi alle nuove situazioni. Una delle fasi più delicate è la nascita dei figli, perché rivoluziona completamente l’equilibrio della coppia, si passa dall’essere solo coppia coniugale, ad essere anche coppia genitoriale con ruoli e funzioni diverse. Pur essendo un momento molto bello, e avendo a disposizione 9 mesi per prepararsi all’arrivo del futuro nascituro, solo quando la si vivrà concretamente, ci si renderà conto, che la realtà è ben diversa dall’immaginazione e emergeranno tutta una serie di nuove emozioni, esperienze e problematiche, che potrebbero mettere in crisi l’equilibrio della coppia. Numerose ricerche hanno appurato che la nascita del primo figlio, è un momento molto delicato, dove spesso la coppia rischia di andare in crisi, a volte ricorrendo persino alla separazione. La maternità pone la donna in una nuova condizione psicofisica, buona parte del suo tempo, sarà impegnato nel cercare di essere una buona madre e questo la porterà a dedicare minori attenzioni al compagno, a mettersi in discussione rispetto al suo nuovo assetto psicofisico, e a sentirsi assorbita dal ruolo materno; il compagno a sua volta, sebbene sia contento dell’arrivo del proprio figlio, potrebbe sentirsi trascurato perché la sessualità soprattutto dopo il parto, potrebbe essere meno presente, arrivando a sentirsi geloso per le attenzioni che la compagna dedica al figlio/a e sottrae alla loro intimità. Per evitare che la coppia si allontani, occorrerà che ci si impegni non solo nel nuovo ruolo genitoriale, ma anche nell’investire del tempo e risorse nel ritrovare una sintonia nella  coppia. A volte può accadere che uno e entrambi i partners possano sentirsi inadeguati nello svolgere la funzione di genitori, perché si sentono ancora immaturi e incapaci di eseguire correttamente questo ruolo; ciò potrebbe comportare o il sovraccarico di uno dei due genitori di questa funzione o la delega alle famiglie d’origine, delle funzioni di accudimento del proprio figlio; entrambe le situazioni potrebbero portare una crisi nella coppia perché emergeranno malcontenti o l’intrusione di terzi nella vita familiare. In questo periodo è molto importante poter comunicare adeguatamente e riflettere su ciò che sta succedendo, piuttosto che farsi prendere dalla frenesia delle vita quotidiana, costellata dalle continue attenzioni che il bambino/a richiede. La coppia dovrebbe imparare a separare le 2 funzioni, quella genitoriale da quella di coniugale e investire su entrambe, perchè l’una possa condizionare positivamente l’altra e viceversa. Per fare questo occorre trovare lo spazio in cui la coppia possa dedicarsi a se stessa senza la presenza del neonato, per ritrovare quell’intimità e complicità persa. Per i papà potrebbe essere utile mostrarsi attenti e affettuosi sia verso il proprio piccolo che verso la mamma, cercando di farla sentire amata, sostenuta e desiderata, e per le mamme impegnarsi nel avere un atteggiamento seduttivo e accattivante, accogliendo i desideri del proprio compagno. Ritrovarsi con serenità nei ruoli di amanti e complici è molto importante, perchè permette di trovare quell’energia che aiuterà la coppia genitoriale a proseguire con serenità la sua funzione.  Quando ci si rende conto che qualcosa non va, è molto importante fermarsi a riflettere su quanto sta accadendo, piuttosto che farsi trascinare dagli eventi. Qualora questo non accada in modo naturale, e la coppia si senta sempre più distante dopo la nascita del figlio, è opportuno chiedere il sostegno di uno psicoterapeuta, che possa aiutare la coppia a riflettere su cosa sta succedendo. Attraverso la psicoterapia, la coppia potrà trovare delle nuove modalità adattive che le permetteranno di crescere ulteriormente e di sviluppare quelle risorse necessarie a proseguire la fase il ciclo vitale che si era arrestata.

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