Come smettere di soffrire

Silvia

Buongiorno
Il mese scorso vi ho scritto perché sono in crisi con il mio compagno o meglio perché lui non mi desiderava più, ebbene sono riuscita a farlo confessare.
Mi ha detto di aver voluto cercare le emozioni che non provava più con me fuori e così ha conosciuto una ragazza di qualche anno più giovane, con una figlia e l’ha frequentata per 6 mesi, i sei mesi più brutti della mia vita, dove io mi consumavo di dubbi e dolore e domande, alle quali lui dava sempre la solita risposta:” sono solo stanco”.
Quindi l’ho lasciato e a quel punto lui piangendo mi ha pregato di perdonarlo, perché mi amava ed ero la donna della sua vita!!!!

Cavolate, perché ho scoperto che si sentiva ancora con lei e la sua giustificazione è stata solo ti amo, ma sto bene anche con lei.
Cavoli che trauma violento!

Da allora tutto si è bloccato, tranne il mio odio è la mia voglia di vendetta.
Poteva scegliere molte altre strade e non il tradimento e soprattutto l’inganno per mesi!!!

Ora lui fa la vittima, perché avendolo mandato via, si sta pagando l’albergo e perché, purtroppo, ho rovinato due suoi vestiti (tutti miei regali) cosa di cui non vado fiera, ma che per almeno 10 minuti mi ha fatto sentire bene.
Ora sono distrutta, mi manca il lui di prima, non questo essere infame e non riesco a smettere di pensarci e sono terrorizzata, perché vorrei vederlo soffrire, come me se non di più.
Come posso liberarmi da tutto questo?

Come posso ricominciare a vivere a 43 anni senza più amici?

3 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Silvia,

La sofferenza e la rabbia che prova in questo momento sono comprensibili ma se queste diventano ingestibili e la sovrastano, dovrebbe valutare l'idea di rivolgersi ad uno psicologo che potrebbe aiutarla a gestire tutto questo. Sicuramente non avere una rete sociale non l'aiuta ma credo sia arrivato il momento di riprendere in mano la sua vita e cercare nuove strade per il suo futuro perchè merita di trovare la sua serenità.

Resto a disposizione.

Buonasera Silvia, 

la riflessione che mi viene in mente è che lei è arrabbiatissima; ma più che con il suo ex fidanzato lei è arrabbiata e furiosa con se stessa. Non accetta di essere stata tradita e alla fine diffida di se stessa. Lo vorrebbe indietro più di prima proprio perché è stata ingannata e pensa di poter e dover rivestire quel senso di impotenza che ha vissuto. Ma il suo problema sembra legato alla paura dello stare sola con se stessa per poter pensare ai suoi obiettivi e ai suoi desideri. Con un percorso di psicoterapia potrebbe darsi l’occasione di poter avere uno spazio per se stessa e vivere l’essere sola come una opportunità impagabile per poter pensare alle sue priorità!

Cordiali saluti.

Salve Silvia,

il mescolarsi di rabbia intensa e la nostalgia di un passato che non c'è più sono comprensibili. Ora ha bisogno di un periodo di tempo per fare chiarezza e capire cosa vuole e cosa sia realmente possibile. È fondamentale anche concentrare le sue energie su un altro obiettivo che non sia la vendetta, in modo da utilizzarle in un modo funzionale, che possa gratificarla e rendere questo periodo della sua vita più sopportabile per poi tornare a provare piacere nei vari aspetti della sua esistenza.

L'investimento emotivo nei confronti della sua relazione, quando si scoprono situazioni del genere può portare a sentirsi destabilizzata e molto confusa.

Qualche seduta di psicoterapia potrebbe aiutarla a trasformare la rabbia in grinta per permetterle di tornare a "vivere" provando gioia. Ci rifletta