Da qualche mese nutro dei sentimenti per il mio migliore amico

Caterina

Salve, ho 35 anni e sono sposata da 5 con un bimbo. Sto con mio marito da 15 anni, non ci siamo mai lasciati e tutto sommato siamo sempre andati d'accordo. Abbiamo una bella famiglia, una bella casa e una vita piena ma io da qualche mese nutro dei sentimenti per il mio migliore amico, con il quale ho un feeling unico e con cui mi diverto veramente tanto. Diciamo che ci siamo confrontati qualche tempo fa e lui mi ha confessato di provare qualcosa per me. Io inizialmente l'ho respinto dicendogli che non era possibile andare oltre, che non volevo rovinare l'amicizia, che non era rispettoso nei confronti di mio marito. Con il passare del tempo però pensavo sempre di più a lui, non vedevo l'ora di vederlo, il cuore accelerava quando gli ero vicina ed un bel giorno mi sono fatta avanti io: gli ho detto che forse mi stavo innamorando e che ero confusa. A quel punto lui ha fatto marcia indietro, ha detto che avevo ragione a voler “scappare“ da questa situazione complicata e rischiosa ma che se non fossi stata sposata le cose sarebbero state diverse. Ora cerchiamo di andare avanti: io vivo tra alti e bassi il mio matrimonio. Sono spesso serena ma ho dei momenti in cui penso al mio migliore amico in un modo “diverso“ e allora cambia tutto. Forse ho bisogno di un pò di adrenalina, di novità. Non lascerei mio marito, ci ho pensato e fantasticato ma è un uomo solido, “vero“, con lui ho una vita che mi piace e a mente fredda mi cadrebbe il mondo addosso se il nostro rapporto si rovinasse irrimediabilmente. Eppure ogni tanto arriva il batticuore per il mio amico e dimentico tutto. Sono in una situazione di “stallo“ e non so come uscirne. Forse razionalmente dovrei troncare con il mio migliore amico ma non ci riesco, solo all'idea sto male. Sento il bisogno di chiamarlo spesso, di vederlo quando posso. So che non è giusto ma il mio cuore va dove vuole e non mi sta a sentire.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Caterina,

in base a quello che ci scrive direi che le sarebbe utile rivolgersi ad uno psicologo, ha bisogno di poter parlare con una persona estranea al suo nucleo familiare e sentirsi libera di poter esprimere i suoi sentimenti e la sua confusione. Una terza persona che l'ascolterà e l'aiuterà a mettere un po' di ordine nella sua mente. La situazione e' ingarbugliata perché lei tiene ad entrambe le persone, vale la pena riflettere sui suoi sentimenti e cercare di fare chiarezza su cosa desidera.

vedrà che le sarà utile, lo psicologo non giudica ma le sarà d'aiuto.

io lavoro a Padova se vuole mi può contattare.

Cordiali saluti.

Dott.ssa Verena Elisa Gomiero

Dott.ssa Verena Elisa Gomiero

Padova

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Buongiorno Caterina,

  la situazione che ha presentato è certamente complessa. Ovviamente io non ho una risposta su ciò che sarebbe meglio fare perché questa dipende da molti fattori: dalla sua storia di vita, dal tipo di rapporto che ha con suo marito, ecc.

Credo che in lei sia avvenuta una frattura a livello interno, ciò che sarebbe necessario capire è cosa ha portato il costituirsi di questa frattura e come questa si inserisca nella sua storia di vita.

Penso che un percorso terapeutico le darebbe la possibilità di fare chiarezza dentro se stessa.

Cordiali saluti

Gentile Caterina,

la situazione di "stallo" che descrive denota un momento di empasse emotiva, in cui sembra aver delegato due bisogni relazionali, ugualmente importanti per Lei, su due partner relazionali diversi. Da una parte il bisogno di un uomo "vero", stabile, dall'altra quello di "adrenalina", come se la possibilità di avere una relazione stabile con un uomo solido non prevedesse spazi di creatività, specie emotiva, e di "novità". Potrebbe esserle utile una esplorazione dei vissuti inerenti alle due diverse relazione e al proprio Sè, così come sperimentato nei due ambiti relazionali, per aiutarle a rimettere insieme, questi aspetti solo apparentemente contraddittori e proiettati su due figure diverse. Spero di averle acceso qualche spunto di riflessione e di esserle stata in qualche modo utile.

un cordiale saluto.

Dott.ssa Annalisa Sammaciccio

Dott.ssa Annalisa Sammaciccio

Padova

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Cara Caterina, sento le sue parole delicate e appassionate oltre che rispettose sia per suo marito che per il suo migliore amico. 

E poi ci sono parole che parlano di lei... Dunque, c’è una parte (il cuore) che va dove vuole e non la sta a sentire: non sta a sentire la parte di lei più razionale, (mi permetto di aggiungere) quella che pensa e che non lascerebbe mai un uomo solido e vero come suo marito. 

Da quanto scrive pare che ciascuna parte di lei esiga ascolto e rispetto per le proprie ragioni che incarnano prospettive di vita pienamente comprensibili, sebbene in collisione. 
Allora, forse, sarebbe utile provare a mettere ordine tra queste diverse istanze interiori di sè, provando a far emergere quelle ragioni più valide o fondamentali di altre per la situazione in questione, senza dover ricorrere a drastiche decisioni per cui non sembra  peraltro essere pronta.
Mi permetto di suggerirle un aiuto in questo senso, se è quello che cerca. 
Intanto le mando un caro saluto.

Salve in merito alla sua richiesta provi a rivolgersi privatamente ad un collega della sua città per aiutarla a fare chiarezza sui sentimenti che prova. Un periodo di sostegno le può aprire gli occhi e scoprire cosa vuole per se stessa. Quando saprà quale bisogno vuole soddisfare, allora agisca di conseguenza. Confrontarsi con sè stessa, sulla decisione importante da prendere in un percorso privato, può esserle di aiuto a chiarirle le idee. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.

Salve Caterina,

Non è semplice darle una risposta così su due piedi, poiché i fattori in gioco sono diversi e non tutti sono chiari. Immagino che per lei sia un peso sostenere una situazione così ingarbugliata e comprendere come gestirla e come gestire le sue emozioni. Ritengo possibile, però, che alla base di questa situazione ci siano proprio delle piccole problematiche relazionali con suo marito o qualche piccola incomprensione.

È difficile capire che cosa lei realmente desideri e che tipo di aiuto o sostengo vorrebbe. Certamente parlarne con un professionista potrebbe esserle utile se non altro a fare un po' di chiarezza in merito a quello che prova e a quello che auspicherebbe per il suo futuro; inoltre, magari, potrebbe trovare un sostegno nella gestione della sua relazione con suo marito, qualora emergesse una necessità in questo senso.

Spero di esserle stata utile in qualche modo, pur non avendo potuto dare una risposta dettagliata.

Gentile Caterina,

lei stessa ha avanzato un'ipotesi che potrebbe essere giusta: il bisogno di adrenalina, di novità che è un bisogno essenziale della specie umana, presente anche negli animali. Piuttosto che andare a complicarsi la vita con una storia che forse sarebbe passeggera e in quanto tale non risolverebbe il  problema, le converrebbe o vi converrebbe consultare uno psicologo psicoterapeuta che sappia individuare le cause del malessere/abitudine nella coppia e aiutarvi a trovare dei rimedi. Può andare anche da sola, sarà lo psicologo eventualmente a chiedere la collaborazione di suo marito. Cordiali saluti

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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