Sono stata picchiata da mio marito

Francesca

Salve, già giorni fa ho raccontato la mia storia ed il problema che ho perché non ho il coraggio di lasciare mio marito in quanto lui minaccia di suicidarsi e già una volta ci ha provato ingerendo una grossa dose di sedativi. Vi ho anche detto che mi sono innamorata di un mio vecchio amico lui già separato da diversi anni. Il mio dramma era quello di non avere il coraggio di lasciare mio marito che non amo piu da tanti annj, ma che cmq voglio bene dopo 30 anni di convivenza. Sabato e successa però una cosa grave, per un motivo futile sono stata selvaggiamente picchiata da mio marito, mi ha dato un calcio in pieno torace con una forza che mi ha lasciata senza fiato, io sono esile di costituzione e lui invece grosso, dopo il calcio avuto io sono caduta al suolo, e lui con una furia incontrollata ha continua a darmi calci dappertutto. Se non era per l'intervento dei nostri vicini, sarebbe successo l'irreparabile. Dimenticavo che mio marito Sabato era molto ubriaco, in quanto ha perso proprio il controllo. Lui si è scusato ma adesso sto vivendo nel terrore. Cosa mi consigliate, sono in pericolo? 

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4 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Francesca,

Se stia correndo un pericolo io non lo posso determinare... ma l'abuso fisico è un reato a tutti gli effetti... e quindi basta un episodio.

Già se sabato fosse andata al pronto soccorso sarebbe scattato il codice rosa...

Le suggerisco di rivolgersi a un centro antiviolenza della sua città (o della sua zona). Lì sapranno darle tutte le indicazioni necessarie.

In alternativa c'è il telefono rosa. Risponde al 1522, 24h su 24h, ed è un servizio nazionale gratuito.   

Ci vuole molta forza, si faccia supportare.

Cari saluti,

Dott.ssa Verusca Giuntini 

 

Buonasera,

In merito alla Sua richiesta di aiuto, riconosco che la Sua situazione è parecchio delicata in quanto sta mettendo a repentaglio la Sua felicità, ma soprattutto c'è in gioco la Sua vita. Lei ha affermato di non amare più Suo marito da parecchi anni e attualmente ama un'altra persona, per cui non basta volere bene da 30 anni accontentandosi di questo sentimento, sopportando e subendo le scenate di rabbia, ma dovrebbe anzitutto avere il coraggio di denunciare Suo marito e in seguito coltivare la relazione con questa persona cui riferisce di essere innamorata. Il mio consiglio è quello di agire il prima possibile perché non ci sarà sempre qualcuno a salvarla dalle angherie di Suo marito, la Sua vita è un dono prezioso e spetta solo a Lei il diritto di prendersene cura.

Salve Francesca, avevo già risposto ad una sua precedente domanda. Quello che è successo è una cosa grave, che merita una scelta decisiva. Non può permettersi di lasciare andare le cose così, poiché a mio avviso qualcosa è già cambiato nell'equilibrio della vostra coppia, e suo marito non riesce a garantire stabilità nei suoi comportamenti.

Perciò deve proteggersi, e trovare il coraggio di reagire a questa situazione. Prima di tutto facendo ben presente a suo marito che lei è pronta a denunciarlo alla prima occasione lo vedesse aggressivo nei suoi confronti. È pronta a chiamare tempestivamente i carabinieri. Tuttavia mi sembra che lei dovrebbe richiedere un supporto per lei di tipo psicologico, per sentirsi aiutata nelle scelte che dovrà prendere e rafforzare la sua autostima. Saluti, dr.Cameriero Vittorio

Gentile Francesca,

comprendo che lasciare una relazione che dura da trentacinque anni e con figli già grandi ed indipendenti è molto difficile, tuttavia è l'unica via per preservare la Sua incolumità da questo uomo violento, che ha già rischiato di ucciderLa. Ha la possibilità di rifugiarsi dai vostri figli? La invito comunque a contattare l'1522 e raccontare tutto, la sapranno sostenere ed indirizzare sia per uscire di casa che per ricevere sostegno psicologico-psicolterapeutico. Fare emergere questa situazione di violenza aiuta sia Lei che lui affidando la situazione ad una rete di professionisti in grado di intervenire per il Suo benessere e per il benessere di suo marito. Per poter intervenire però c'è bisogno di una richiesta.

Resto comunque a disposizione tramite il modulo contatti.

Ogni bene,

drssa Chiara Lecca