Problemi di coppia dopo il parto

Alessio

Buongiorno,
7 mesi fa io e la mia compagna, dopo 5 anni che stiamo insieme e 3 che viviamo sotto lo stesso tetto, siamo diventati genitori di una tanto attesa bambina. E' andato tutto bene tranne il fatto che successivamente alla nascita il rapporto con la mia compagna si è deteriorato a tal punto che dopo 5 mesi siamo tornati a vivere per conto nostro.
Dal mio punto di vista la mia compagna è cambiata radicalmente, mancandomi di quelle attenzioni che prima aveva nei miei confronti, ma al contrario insultandomi in continuazione per ogni minimo assurdo motivo, insulti che a mio avviso in alcuni casi sono stati anche molto pesanti, sfociando successivamente in liti e giorni senza parlarsi.

Per quanto riguarda il sesso, nell'arco di cinque mesi l'abbiamo fatto una sola volta...Mi sono impegnato invano a cercare di aggiustare la situazione più volte, ma di fronte all'ennesimo fallimento finivo per rodermi il fegato dalla rabbia. La casa dove vivevamo in affitto ce l'abbiamo ancora, perchè entrambi ci dispiace un sacco mandare all'aria tutto quanto dal detto al fatto, ma ad oggi dopo quasi due mesi che non viviamo più insieme ogni volta che affrontiamo il discorso al telefono, partono gli insulti da parte sua puntandosi ogni volta su qualche assurdo motivo ... Io inizio a temere che l'amore suo nei miei confronti sia ormai finito, forse già da tempo, gliel'ho chiesto esplicitamente perchè se così fosse non possiamo far altro che rifarci una nuova vita, ma lei rinega e ribadisce di amarmi più di se stessa.

Il fatto è che a mio avviso se ami una persona non la tratti in questo modo ed io non so più che fare, il nostro rapporto credo sia ormai irreparabilmente distrutto, anche se lei non lo vuole ammettere. Capisco che c'è una bambina di 7 mesi tra noi, ma appunto per questo non possiamo continuare in questo modo...Cosa dovrò fare ??

Grazie per la risposta

6 risposte degli esperti per questa domanda

Buona sera

La relazione di coppia quando nasce un figlio il rapporto di coppia si mette da parte per un periodo che può essere breve oppure lungo, sta alla coppia cercare di capire che sono anche una coppia che necessità di uno spazio di genitori, di coppia ed anche individuali. Detto questo bisogna sapere la storia della coppia ed individuale per capire chi siete, quali erano e sono i vostri obiettivi. Bisogna capire come sua moglie ha vissuto la gravidanza, se c'è stata una depressione post- patum, come l'ha vissuta lei, forse ora la cosa che mi sento di suggerire di suggerire di occuparvi della piccola poi di iniziare una terapia di coppia oppure individuale per trovare ritrovare oppure partire da voi tre .

Vi auguro tanti auguri per un risultato positivo.

 

Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Roma

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Buongiorno Sig. Alessio,

immediatamente dopo il parto la neomamma è molto concentrata e presa dal neonato che richiede molte energie ed attenzioni. Capita a, che molto spesso che il primo figlio porti un grande "squilibrio" nei rapporti coniugali e con questo non parlo solo dell'intimità sessuale. Alle volte la neomamma crede di non aver bisogno di aiuto e vuole fare tutto da sola perché pensa che, se chiede aiuto, è una cattiva mamma o una madre incapace. Ultimo, ma di uguale importanza, sono gli sconvolgimenti ormonali che incidono molto nella vita personale e famigliare. Le consiglio di chiedere aiuto ad un collega della sua zona che le dia gli strumenti per affrontare questo periodo.

Cordialmente.

 

Dott.ssa Anna Maria Rita Masin

Dott.ssa Anna Maria Rita Masin

Roma

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Caro Alessio,

la nascita di un figlio porta con sè sempre turbamento nella vita dei due genitori: il tempo è interamente dedicato a questo nuovo esserino, che, spesso assorbe totalmente le energie psico-fisiche e, improvvisamente, scompare quello che era il tempo dedicato alla cura della vita a due e dell'altro partner. La donna, ancor più dell'uomo, si sente investita del suo nuovo ruolo di mamma, tralasciando, talvolta, il ruolo di compagna. La vita di coppia deve allora sparire? Certamente no! Ma perchè la coppia non scoppi è necessario trovare un nuovo equilibrio. A volte questo può risultare davvero faticoso e portare con sè una crisi profonda.

Personalmente vi consiglierei di contattare uno psicoterapeuta familiare per intraprendere un percorso assieme che vi permetta di chiarire i vostri nuovi ruoli e capire se ci sia ancora, o meno, spazio per la vostra coppia "amorosa", oltre che "genitoriale".

Auguri per tutto!

Dott.ssa Francesca Basso

Dott.ssa Francesca Basso

Treviso

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Gentile Alessio,
immagino il suo sconforto in questa situazione.
Intanto mi sento di dirle che la fase della genitorialità non è semplice e mette spesso in crisi la diade della coppia, anche se il bambino è stato desiderato e pensato. Intanto credo che qualsiasi confronto con la sua compagna meriti di essere fatto con le dovute attenzioni e non per telefono. E' importante far capire alla sua compagna che è con lei in questo momento delicato e che è disposto ad ascoltarla e capirla e a condividere con lei questo momento difficile.
Credo che un lavoro di coppia sia possibile nel vostro caso, anche solo per darvi la possibilità di ascoltarvi, parlarvi e condividere i vostri vissuti emotivi, naturalmente tutto questo è possibile solo se sua moglie è d'accordo e motivata ad intraprendere un percorso di supporto alla coppia e alla genitorialità.
Dal suo messaggio non posso dedurre di più, ma credo che una consulenza psicologica possa esservi d'aiuto, per capire anche cosa spinge la sua compagna ad avere queste reazioni forti nei suoi confronti.
Un caro saluto

Gentile Alessio, la nascita di un figlio è un evento che spesso può distruggere l'armonia della coppia. La sua compagna è arrabbiata con lei, ha provato a parlarle da vicino, non al telefono, ed a parlarle di voi, di quando vi siete conosciuti e dei sentimenti che vi hanno portati ad avere un figlio?

Il telefono nel vostro caso non è un mezzo adatto alla comunicazione.

Se il vostro obiettivo è quello di rimanere insieme,non lasciatevi scoraggiare, è solo un momento. Una donna dopo il parto ha bisogno di tempo e di sentirsi capita, evidentemente la sua compagna vive un disagio che si è esteso alla coppia, come succede in questi casi.

Non si scoraggi, ma soprattutto non permetta alla sua compagna di mancarle di rispetto. Il rispetto è un elemento imprescindibile della coppia. Cerchi di essere accogliente ma ponga i limiti.

Spero di esserle stata utile.

Gentile utente,

se la sua compagna nega di aver perso l'interessamento nei suoi confronti, presumibilmente dovrebbero esserci spazi di manovra per ricomporre il nucleo familiare.

In ogni caso di dissidio occorre individuare i motivi che ne sono all'origine, i quali possono non coincidere con quelli percepiti ed espressi verbalmente dai partecipanti, per il semplice motivo che possono restare più o meno inconsci.

Pertanto per darle una ragionevole valutazione sul da farsi lo psicologo deve anzitutto cercare i motivi anzidetti. Successivamente cercherà la collaborazione delle persone in conflitto per risolverlo attraverso opportune tecniche e strategie.

Le e Vi consiglio pertanto assolutamente, prima di prendere decisioni che potrebbero essere definitive o comunque importanti circa il vostro rapporto, di consultare uno psicologo psicoterapeuta.

Sebbene sia preferibile che vi rechiate in due, può andarci anche da solo perchè è possibile risolvere molti problemi relazionali anche con la disponibilità di uno solo dei partner. Al riguardo le segnalo l'articolo:

https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/psicoterapia-della-gestalt/articoli/MigliorarelerelazioniinterpersonaliconlaTerapiadellaGestalt.html

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online