Sciocco senso di colpa

Alda

Sono sposata da 18 anni ed ho dei figli. Io e lui stiamo insieme da 21 anni. Lui dice che per me lui ha provato un colpo di fulmine mentre per me le cose sono nate un po' alla volta poi ero innamorata pazza di lui. Ho perso la verginità con lui.
Nel nostro rapporto di coppia e nel nostro matrimonio non siamo mai stati da soli. C'era sempre qualcuna: sua mamma che gli scarica tutta la sua noia addosso, le sue amiche che gli scaricano tutti i loro problemi addosso, le sue colleghe che gli stanno addosso...
Non sono mai stata una donna gelosa e mi fidavo di lui ma avrei tanto voluto fare una vacanza da soli. Se eravamo soli lui passava la maggior parte del tempo al telefono con una di loro. Per non parlare di quella volta che ha interrotto il viaggio di nozze perché al lavoro non sono riusciti a sostituirlo, oppure quando le sue amiche gli hanno combinato un "appuntamento al buio" con un'altra donna perché a loro io non piacevo.
12 anni fa inizia la vera crisi, lui accetta un trasferimento per lavoro che comporta diversi mesi a più di 600 km. Non mi aveva detto niente e l'avevo scoperto per caso perché la sua richiesta accettata è arrivata alla mia posta elettronica per conoscenza.
Ho dovuto di nuovo rinunciare alle mie cose tra cui il lavoro per poter badare ai bambini piccoli. (Sua mamma accetta di tenere i figli dell'altro figlio ma non i nostri).
Non ho detto niente, l'ho lasciato andare perché c'era la promessa di una promozione per lui. Ho stretto i denti e mi sono arrangiata da sola. Ogni volta che lui tornava a casa mi portava un regalo, ogni volta sempre più costoso, non era Natale, nemmeno il mio compleanno.
Alla fine è ritornato alla base ed io ho iniziato ad accorgermi dei suoi piccoli cambiamenti:
Alla mattina non mi svegliava più per fare colazione insieme, mi baciava piano sulla fronte e scappava via di casa come un ladro.
Lui che era un grande festaiolo non voleva più festeggiare il suo compleanno insieme ad amici e parenti, ma comprava le paste e le portava in ufficio.
Un altro cambiamento: lui non parlava più con me, gli unici discorsi erano lui che mi rinfacciava i mestieri di casa non terminati (non hai stirati, la cena non è pronta, ...)
Una donna sa quando c'è qualcosa di diverso ed io lo sentivo alla grande. Gli chiedevo spiegazioni, cercavo di essere comprensibile ma ho iniziato a sentirmi come la domestica a casa mia. Ovviamente lui negava tutto dando la colpa a me oppure ai miei ormoni premestruali.
In quel maledetto trasferimento c'era anche una collega che è diventata una spina nel fianco nel nostro rapporto.
Poi quando lui era assente non si faceva sentire nessuno con me, né la sua famiglia nemmeno i suoi amici, malgrado erano di tutti i benvenuti a casa nostra e alla nostra tavola, però quando lui tornava a casa tutti presenti come prima e la sottoscritta a cucinare per tutti.
La mia scorta di pazienza si stava esaurendo e gli ho chiesto di fare insieme terapia di coppia. L'abbiamo provata per ben 3 volte con 3 professionisti diversi, tutti scelti da lui:
la prima era una donna e flirtavano disgustosamente davanti a me.
il secondo era un uomo giovane e mio marito l'ha preso in antipatia.
il terzo era un uomo di una certa età e finalmente sembrava che andasse bene ad entrambi. Peccato che mio marito non riesca a spegnere il cellulare, gli suona mentre siamo in seduta, lui prende la telefonata ed esce dalla stanza, a quel punto il terapista mi guarda e mi dice: "Non c'è molto da fare qui, ti consiglio di prenderti un amante!"
Ho lasciato perdere concentrandomi sui figli che nel frattempo stavano crescendo, sulle amiche, sullo sport e sulle mie passioni che sto coltivando da sola.
4 anni fa ho fatto un bruttissimo incidente in macchina. Sono uscita illesa ma la macchina era ridotta male. Ho chiamato mio marito per farmi consolare e lui non rispondeva. L'incidente è accaduto alle 8h30 la mattina e sono riuscita a mettermi in contatto con lui solo alle 17 ... era con quella collega.
Qualcosa dentro di me si è rotto. Ho iniziato a odiarlo. Facevo di tutto per comportarmi normalmente davanti ai figli perché loro non capissero nulla.
Ho cercato di recuperare il mio equilibrio interiore da sola poi un giorno quando ci ero riuscita ho visto la pubblicità di un sito per incontri extraconiugali. L'ho aperto e mi sono iscritta per curiosità e poi dopo tanti dubbi e tanti timori ho accettato diversi appuntamenti a bere un caffè da diversi sconosciuti. Non ero mai andata oltre all'inizio.
Due anni fa con uno è scattata una attrazione molto forte. Siamo finiti ad avere una relazione intima che è durata 1 anno. L'ho chiusa io perché lui si era innamorato di me. Avevamo messo bene in chiaro le regole fin dall'inizio: non posso chiedere il divorzio da mio marito fino alla maggior età dei miei figli. Mio marito è alquanto indifferente nei miei confronti ma molto dispettoso. Avevo provato a parlare di separazione e lui ha iniziato a fare dispetti usando i figli come pedine.
All'inizio soffrivo, non mi ero innamorata del mio amante ma mi faceva stare bene. Man mano che le settimane passavano la tentazione di iscrivermi di nuovo a quel sito era sempre forte. Ho ceduto e ho conosciuto un uomo di 10 anni più vecchio di me. Non sono riuscita a trovare quell’intesa. La cerco disperatamente. Mi sento sola e trascurata... ma non volevo proseguire una relazione nella quale non mi trovavo. Il paragone con l'amante precedente era forte.
Avrei un altro appuntamento con un altro ma mi sono guardata allo specchio e mi sono giudicata da sola...

Quanto è giustificabile ai miei occhi il fatto che io desideri una bella intesa con un altro uomo malgrado io sia infelicemente sposata?
È giusto per me che io continui a cercarlo?

Grazie mille per la pazienza.
Buona giornata e buon lavoro.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Salve Aldo, mi dispiace molto per la situazione che descrive poiché comprendo il disagio connesso.

Mi spiace che i precedenti tentativi di terapia di coppia siano andati non a buon fine, onestamente mi spiace per le motivazioni che ha dato e che non dovrebbero accadere.

Ritengo importante che lei possa ritagliarsi per lei uno spazio psicologico al fine di esplorare meglio la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Al fine di rispondere in maniera esaustiva a questa domanda è necessario raccogliere informazioni specialmente relative al suo stato emotivo ed ai suoi pensieri, cosa questa storia la sta lasciando e cosa vuole per sé e per il suo futuro.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL 

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online