bambina che non ama colorare...

Angela

Salve a tutti!

Mi chiamo Angela e ho 31 anni, sono sposata e mamma di due bambini di 10 e 4 anni... La bambina di 4 anni che si chiama Raffaella, è una bimba dolcissima, solare, ama giocare, parla tanto ecc. ecc. già dall'anno scorso, che ha iniziato la scuola dell'infanzia, le maestre mi fecero notare che la bambina non colora a scuola, le altre attività le svolge normalmente... qst anno le maestre mi hanno ribadito lo stesso problema, tanto da consigliarmi una visita neuropsichiatrica.. io sono perplessa su qst cosa, perchè la bambina a scuola è ben integrata, gioca, fa tutte le attività, tranne colorare... quindi volevo un parere da voi esperte su qst situazione...grazie mille!

8 risposte degli esperti per questa domanda

Può pensare alla visita neuropsichiatrica solo se avete riscontrato altre difficoltà soprattutto di tipo emotivo, altrimenti se come dice lei la bimba è bene integrata, mi sembra eccessivo fare una visita con soli questi indizi.

Che tipo di bambina è? Si mostra socievole, sa gestire la rabbia è il resto delle varianti emotive?come si comporta con i coetanei?li cerca e sa stare in gruppo con i pari?e nella relazione con l'adulto c è qualcosa xhe vi preoccupa?

Se non emergono particolari difficoltà in tutto cioè direi che sia lei che le maestre potete stare tranquille 

Buongiorno,

 ha affrontato la cosa con la bambina? Senza drammatizzare o impaurirla semplicemente giocando e osservando il suo comportamento ha provato a chiedere a lei stessa coma mai esiste questo comportamento? Lei crede che possa esistere qualche regola famigliare che magari implicitamente faccia credere alla bambina che non debba colorare. Una preferenza per altre attività è più che normale, di certo il rifiuto categorico per l'attività può apparire anomalo alla sua età e più che altro se delle insegnanti arrivano  a dare un'indicazione del genere ad un genitore deve esserci qualche osservazione importante alla base. Il mondo dell'infanzia possiede sfumature a volte incomprensibili per gli adulti che non è detto nascondano traumi o problemi ma che comunque vanno decifrate. Come primo passo indicherei un confronto giocoso e morbido con la bimba che magari passi dal colorare assieme così da osservare in vivo la questione, passando il messaggio che si può anche colorare ogni tanto. Inoltre una visita come quella suggerita potrà servire a rassicurare tutti lei per prima. Un saluto

Buongiorno,

Più che dar retta alla preoccupazione delle insegnanti da un punto di vista neuropsichiatrico (!), mi accerterei che la bambina "veda" i colori.

Faccia qualche prova col verde e il rosso, specialmente, ed eventualmente chieda consiglio all'oculista pediatrico della sua Asl.

Di solito i bambini sono interessati alle matite, e se con gli occhi va tutto bene, prima o poi scoprirete perché non colora. Forse è una musicista e non una pittrice, ma in questo Bel Paese, dove è nata la Musica più bella del mondo, non si riesce ancora a capire che certi talenti dei bambini vanno "cercati" fin dai primi 3 anni di vita.

Un caro saluto.

 Salve signora, io credo che quando le maestre fanno una segnalazione valga sempre la pena di approfondire. Credo inoltre che non sia mai facile spiegare le problematiche di un bambino ad una mamma. Tra l'altro, è questa la fascia di età dove le possibilità di intervento sono altissime e a volte i problemi si possono anche risolvere nel giro di poco tempo. Io consiglierei di farla. Saluti 

Cara Angela,

è solo a scuola che non colora mentre a casa lo fa? Questo non l'hai specificato e potrebbe essere un dato importante. In realtà se la bambina è bene integrata non dovrebbero esserci grosse difficoltà di base, forse si rifiuta di farlo perchè non le piace o forse perchè associa il colorare ad un evento spiacevole. Certo è che il colorare rappresenta una delle attività più richieste a scuola. Per calmare le maestre proverei a sottoporla a degli esami col neuropsichiatra, da cui non credo uscirà nulla di importante, e cercherei di stimolare la bambina maggiormente nell'ambiente domestico al colorare, in modo che inizi ad apprezzare questa pratica e diventi per lei un'abitudine. Spero di esserle stata d'aiuto

Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

La Dott.ssa Gloria Baisini offre supporto psicologico anche online

Gentile sig.ra Angela,

leggendo la sua lettera emerge una preoccupazione per la bambina da un duplice punto di vista: il suo e quello delle maestre. Inoltre, rivolgendosi a noi ne sta cercando un terzo e questo rivela la sua attenzione al benessere di sua figlia. Innanzitutto, i bambini come gli adulti hanno dei gusti e delle preferenze che riguardano non solo l'alimentazione ma anche l'aspetto degli "hobbies"; dunque, ogni bambino può avere attitudini diverse, prediligere delle attività rispetto ad altre e sin da piccolissimi le manifestano ed un occhio attento e costante può osservarle e riconoscerle. Anche Lei come mamma avrà notato questa caratteristiche in sua figlia e se si ferma a riflettere oltre a tutto quello che sa fare avrà riscontrato anche delle cose che la bambina non fa o fa meno volentieri. Le maestre sicuramente ricoprono un ruolo "privilegiato" rispetto all'osservazione dei bambini in quanto hanno con loro un rapporto quotidiano prolungato negli anni e questo fa si che possano accorgersi osservando e lavorando con i bambini quali sono i loro punti di forza e di debolezza. Colorare, oltre ad un piacere personale, implica la presenza di alcune competenze della motricità fine oculo-manuali, del mantenimento dell'attenzione, di una postura precisa e di un risvolto emotivo che permette l'espressione delle proprie emozioni. Queste ultime, a volte, rappresentano un disagio nei bambini che hanno ancora pochi mezzi per elaborare i sentimenti ed esprimerli e può capitare che il bambino eviti un'attività che lo metta in contatto con qualcosa di spiacevole per lui. Disegnare non è un semplice gioco ma prevede un insieme complesso di competenze che quando interagiscono tra loro in modo sano fanno sì che l'attività avvenga in modo semplice e piacevole. Pertanto, rivolgersi ad uno specialista sarebbe un buon proposito per indagare ed eventualmente intervenire sia sugli aspetti dello sviluppo motorio, cognitivo ed emotivo. Per ulteriori chiarimenti non esiti a contattarmi ilariaspagnolo@libero.it

Buongiorno Angela, è possibile che la bambina sia in una fase in cui prediliga le forme ai colori, tuttavia siccome i colori si legano agli stati affettivi, è necessario approfondire tutti gli aspetti della vita della bambina scolastici e familiari possibilmente mediante la visita di uno psicologo..., anche se prima di richiedere un consulto psicologico, sarebbe bene escludere altri fattori, effettuando una visita oculistica ed una neurologica.

Gentile Angela buon pomeriggio! Comprendo molto bene le preoccupazioni e perplessità di madre, sono mamma anche io.

Mi sento solo di tranquillizzarla riguardo la possibilità di un approfondimento specialistico dove potrebbe chiarire anche  tutti i suoi dubbi.

Negli ultimi anni ho la sensazione che la scuola eccede un po troppo con le diagnosi, non mi sembra il suo caso, io accoglierei l'invito.

Vedrà che andrà tutto per il meglio.

In quanto psicologa ritengo che comunque l'indagine medica va fatta.

Buonavita.