Dott.ssa Laura Brambilla

Dott.ssa Laura Brambilla

Psicologa, Psicoterapeuta

Per me la morte non è più un tabù, la trovo normale.

Ho vissuto una serie di lutti, quasi a cascata, ora ho interiorizzato la morte, come un fatto del tutto normale a cui assistere, trovo normale che la gente muore, trovo altrettanto difficile provare empatia per chi è morto e per chi rimane.
Mi sembra normale che non tutti debbano vivere e che qualcuno possa morire.
Non sto dicendo che intendo negare il diritto alla vita, per me rimane inalienabile, tuttavia sto dicendo che per gli equilibri che si sono creati in questo paese, c'è chi fa di tutto per salvare vite, per gli altri, senza chiedere nulla in cambio, poi negli ospedali arrivano gli incompetenti, i raccomandati e gli incapaci, di conseguenza per paradosso, chi ha fatto di tutto per il diritto alla vita, di vita perde la propria, come è successo alle persone che mi sono venute a mancare.
Non vi chiedo di immedesimarmi in me, quanto meno vi auguro di provare ciò che da anni sto provando io. Il mio senso di morale resta intatto? Eccessivo o difettoso?
Non mi importa cosa pensate di me oggi, dopo ciò che ho scritto. L'esperienza mi insegna che nonostante le vostre vite perfette, i bei sorrisi, i vostri fantocci e valori propinati dalle vostre famigliole "mulino bianco" o non… domani morirete. Se non morirete domani, morirete oggi, non sarò certo io a pagarvi il funerale o a rimpiangervi.
Grazie in anticipo per le risposte (anche per quelle scortesi).
Saluti

Gentile Stefano,

Trovo molto forte il suo desiderio di condivisione della sua esperienza con la morte. Esperienza che sembra essere stata molto dolorosa, anche se ora lei avverte, e le credo, di non avere più sentimenti di disperazione o tristezza in relazione ad essa. Non credo che questo abbia a che fare con la morale, mi sembra piuttosto che questa "desensibilizzazione emotiva" possa essere una valida difesa da quei sentimenti molto forti che immagino possa aver provato nella cascata di lutti che racconta di aver vissuto.

Mi sembra, comunque, che non siano completamente sparite tutte le emozioni riguardo alla morte e alla sua accettabilità. Qualcosa è rimasto, tanto che lei si è trovato a scrivere su questo portale. Credo sia molto etico il fatto che lei si stia interrogando su questa apparente insensibilità e sulla rabbia che sembra accompagnarsi ad essa, perché è un atto di salute e di responsabilità prendersi cura del proprio benessere emotivo.

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