Ansia per ogni cosa

Buongiorno Sara,

Non è chiaro se questa ansia di cui parla sia effettivamente generalizzata oppure se abbia a che fare, ad esempio, con specifiche persone, cose o attività.

Riguardo alla persona che deve incontrare, sarebbe utile che lei riflettesse su cosa di questa persona/situazione la mette a disagio e il suo timore di pentirsi a cosa si riferisce.

Cordialmente

Andrea Tommasini 

Cara Sara, quello che descrivi — un’ansia che si accende anche per cose piccole, che ti fa stare in bilico tra il “non voglio” e il “e se poi me ne pento?” — è qualcosa che in tanti vivono, spesso in silenzio, con un senso di fatica costante. Non sei sola. La tua mente ti lancia due messaggi opposti: “Non ho voglia, ho altre cose da fare” → messaggio di ascolto del tuo bisogno presente. E se poi me ne pento?” → messaggio di ansia legata al futuro, al giudizio, alla paura di sbagliare scelta. L’ansia, in questi casi, non è solo “paura”, ma un senso continuo di dover controllare tutto per evitare il rimpianto, la delusione, l’errore. È come vivere sempre con la sensazione di dover scegliere la cosa “giusta”, anche quando in fondo… non c’è una cosa giusta o sbagliata. Solo ciò che ti corrisponde in questo momento. Fermati e chiediti con sincerità: "Se non avessi paura del giudizio o del rimpianto… cosa sceglierebbe la parte più tranquilla di me?" Ricorda: anche non fare qualcosa è una scelta valida.
Rimandare un incontro, dire “questa volta passo”, o dare priorità ai tuoi compiti non è fallire, non è perdere opportunità. È semplicemente vivere secondo il tuo ritmo. Se l’ansia è costante e ti impedisce di goderti la vita, considera un supporto.
Parlare con uno psicologo può aiutarti a riaddestrare la mente a non vedere in ogni scelta un bivio da cui dipende tutto. L’ansia ti fa credere che ogni occasione sia un’ultima possibilità, che ogni scelta sbagliata sia un disastro. Ma non è così. Sei tu a dare valore a ciò che fai, non l’evento in sé.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Cara Sara

il tema dell’ansia è vasto, ed è vero che l’ansia può espandersi in varie relazioni e ha anche varie manifestazioni. Quando l’ansia blocca l’azione, il fare una scelta, l’intraprendere una relazione, ci tiene sempre in una posizione incerta. Vivere è agire, anche rischiando di fare errori. L’ansia coinvolge tutto il nostro essere fisico emotivo e mentale, perciò è alquanto difficile risolvere da soli o aspettare che sia il tempo a farlo. É bene comprendere che l’ansia può essere curata, e senza aver bisogno di ricorrere necessariamente a farmaci. L’approccio psicosomatico, che utilizzo, aiuta a guardare gli effetti psicofisici dell’ansia, e la cura ha successo anche in percorsi brevi. Prendersi cura dell’ansia significa poter ritornare ad una vita piena e ricca di relazioni.

Grazie per aver condiviso la sua storia.

Per approfondimenti e domande non esitare a contattarmi.

Cordiali saluti