Quando si dice “Presto e Bene non stanno Insieme“...

Quando si dice “Presto e Bene non stanno Insieme“...
 
L’eiaculazione precoce è, oggi, forse il disturbo sessuale maschile più diffuso…ma come mai? Personalmente credo che ogni disturbo, ogni patologia, siano figli dell’epoca in cui si manifestano e sicuramente, in questo momento, la “gestione dei tempi”, il non avere mai sufficiente tempo (anche e soprattutto da dedicare a noi stessi), è un fattore comune che genera abbastanza ansia;  l’ansia, dal canto suo,  gioca un ruolo fondamentale nel disturbo dell’eiaculazione precoce.
 
Gli uomini che soffrono di questo disturbo  dichiarano di provare, durante il rapporto sessuale, una forte paura di ”perdere il controllo", ma  perdere il controllo su cosa? Solo sul riflesso eiaculatorio?
 
E’ vero che l’incapacità di gestire le proprie sensazioni può creare un forte timore, ma ciò non fa che alimentare quell’aspettativa negativa che si ripresenta ogniqualvolta bisogna avere un rapporto sessuale. A questo punto l’eccitazione cede il posto a quel vissuto ansioso di cui si parlava prima.
Il pericolo è quello di creare una sorta di circolo vizioso in cui l’uomo che soffre di eiaculazione precoce rischia  di evitare tale sofferenza negandosi, al tempo stesso, il piacere sessuale.
 
Ma da dove deriva l’ansia che genera l’eiaculazione precoce? Le cause possono essere diverse:
 
COME CURARLA?
  • Può essere legata al fatto che si vivano le prime esperienze sessuali (o le prime esperienze con una nuova/un nuovo partner), perché  si sa…le situazioni nuove spesso fanno paura.
  • A seguito di un’esperienza sessuale vissuta come traumatica, perché la paura di rivivere la stessa angoscia provata precedentemente, si presenta in ogni rapporto sessuale o semplicemente nell’immaginarlo.
  • Quando si vestono tutte le energie nel cercare di gratificare al massimo il/la partner con la paura di deludere le sue aspettative…dimenticandosi spesso del proprio piacere legato al rapporto sessuale.
  • Quando si è troppo concentrati sui “tempi” piuttosto che sul “cosa sto provando”?
  • L’eiaculazione precoce può anche celare un’altra disfunzione sessuale, come ad esempio la disfunzione erettile; ecco che il soggetto “accellera i tempi” per paura di perdere l’erezione
  • L’eiaculazione precoce può inoltre essere una risposta ad una disfunzione sessuale del/la partner;
  • In caso di struttura ansiosa di personalità.
  • Può celare problemi di autostima, influenze culturali, familiari e religiose.
  • In presenza di conflitti di coppia, perché in fondo tutto è comunicazione…anche la sessualità!
 
Un valido sistema è la  terapia psico-sessuologica, ovvero una terapia psicologica specialistica centrata sulle problematiche sessuali ed affettive. Si tratta di una terapia integrata che tiene conto contemporaneamente  dell’aspetto psicologico (ovvero dei fattori emotivi, più o meno inconsci, che possono aver causato il sintomo e/o che partecipano al suo mantenimento) e dell’aspetto mansionale (che consiste nella prescrizione di “esercizi” che il paziente potrà eseguire da solo o in coppia con la/il partner). Le mansioni hanno lo scopo di aumentare la conoscenza e la familiarità con il proprio corpo, recuperare le sensazioni piacevoli e favorire una maggiore consapevolezza di quel famoso “che cosa sto provando”. La terapia può essere sia individuale che di coppia, a seconda delle esigenze del caso specifico e della richiesta da parte del paziente. 
L’obiettivo della terapia dell’eiaculazione precoce è quello di aumentare la percezione ed il riconoscimento delle sensazioni erotiche che precedono l’orgasmo, favorendo il controllo volontario sull’eiaculazione. Inoltre aiuta a vivere le proprie sensazioni sessuali in modo piacevole e non ansioso.
Il lavoro psicoterapeutico promuove una maggiore conoscenza di sé, incrementa la propria autostima, migliorando i rapporti con l’altro e abbassando i livelli di ansia.

 

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