Non riesco a lasciarmi andare

Daniela

Buonasera
Sono sposata e ho un bambino di 3 anni che amo alla follia.
Il mio problema è che, da quando sono diventata mamma, io sono cambiata tantissimo con mio marito..sono diventata sempre più fredda, distaccata e trattenuta..tutto quello che davo e provavo per lui, lo fo a mio figlio..
Non riesco più a lasciarmi andare..nei gesti d affetto, nelle carezze, nei baci, nel sesso, ma anche solo nello scherzare e ridere..
Anni fa’ lui ha fatto un grande errore che ha rotto un bel po la fiducia che avevo in lui..ma tutta questa freddezza è venuta fuori soprattutto da quando siamo genitori..
Cosa ne pensate a riguardo? cosa potrei fare per essere meno rigida con lui? e soprattutto..è una cosa che potrei riuscire a fare, o ormai la cosa è impossibile?

3 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Daniela,

niente è impossibile e anzi il fatto che lei si stia interrogando su questo aspetto è segno di apertura e comunque interesse nel "mettersi in gioco" lei per prima come persona, donna e poi anche come moglie e coppia.

La nascita del figlio potrebbe aver "modificato" e reso maggiormente impegnativa la vostra vita? A lei restano momenti per se stessa? Cosa si potrebbe celare dietro questo "nuovo" comportamento? Può essere solo la gestione educativa e di accudimento oppure potrebbe essere una "scorciatoia" che inconsciamente la sua mente le ha trovato per non osservare alcuni possibili problemi di coppia?

L'errore importante che suo marito ha compiuto lei lo ricorda ancora in modo vivo e intenso o pian piano è riuscuta a ridargli fiducia e da sola o insieme a superare l'evento critico?

Da come ne parla mi sembra di capire che esso sia ancora vivo in lei. 

Per questo le consiglio:

- di valutare un percorso di psicoterapia dove osservare da una nuova prospettiva, in un luogo protetto da segreto professionale queste sue emozioni e pensieri che la accompagnano quando sta insieme a suo marito.

Osservando la sua modalità, provando a riflettere in un contesto nuovo e dove lei sarà portata a "vedere" e cogliere in una modalità di maggiore apertura ma anche senza giudizio la sua vita, i pensieri e le emozioni pian piano potrebbe ritrovare la serenità che sembra da un po' essere "volata" via. 

Non si deve però giudicare: gli eventi di vita, la routine, lo stress educativo-genitoriale, ecc. possono in alcuni momenti incidere profondamente sulla propria libertà e spensieratezza. La cosa importante è capire come poter ristabilire il proprio cammino e la propria serenità/determinazione. 

- Avete già provato come coppia a prendervi dei momenti liberi solo per voi? La comunicazione come è? Aperta, difficoltosa, dipende dal tipo di argomento, ecc. e lei è contenta della su storia di coppia? 

Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, se volesse rispondere in privato alle domande poste (per poterle dare un rimando più dettagliato) e/o per un eventuale percorso.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Carissima, diventare genitori è un importante cambiamento per una persona, sia a livello identitario che emotivo. Si entra in una nuova fase del ciclo vitale in cui cambiano le priorità e le relazioni vanno rinegoziate. E' normale che maggiori attenzioni vengano rivolte al proprio bambino, ma non bisogna perdere di vista la dimensione della coppia. Annullare i bisogni di coppia comporta un accumularsi di "non detti", rancori e bisogni frustrati che non portano a nulla di buono. La relazione con il proprio partner va coltivata esattamente come quella con un figlio, anche se in modo diverso. Il vostro equilibrio è cambiato ed è arrivato un fattore di perturbazione importante! Bisognerebbe capire quale "patto" coniugale sente essersi rotto fra di voi dopo la nascita del bambino. Possono esserci tante spiegazioni per questa difficoltà che avverte e andrebbero indagati meglio gli eventi che l'hanno portata a questo. Il mio consiglio è di provare ad indagare le cause che l'hanno portata a vivere questo soprattutto in termini di relazioni fondamentali che ha avuto. L'origine potrebbe essere una crisi non del tutto superata che sta riaffiorando oppure qualche dinamica legata alla maternità. Ma nel complesso, nulla è impossibile. La sua preoccupazione e voglia di risolverla c'è, per cui sicuramente è una buona base da cui partire. I rapporti non sono irrimediabili fintanto che c'è la voglia e la disponibilità a lavorare per rimediare.

Cara Daniela,

Penso che quello che racconta capiti alla maggior parte delle donne che diventa mamma.

L'assetto familiare cambia molto e le energie personali vengono soprattutto spese per dedicarsi a nuovi compiti e ai figli. Inoltre possono interferire schemi emotivi e cognitivi appresi durante la vita nella propria famiglia d'origine.

Se davvero, anche a livello subcosciente, sente di aver perdonato suo marito per il fatto a cui accenna, probabilmente potrebbe bastare che gradualmente impari a disidentificarsi dal ruolo materno per passare a quello di compagna/moglie.

Tuttavia, laddove dovesse essere rimasto un residuo di rancore verso suo marito, potrebbe essere un po' più difficile... Infatti la sua psiche probabilmente la spinge a rimanere particolarmente identificata nel ruolo di madre proprio per sfuggire al vivere appieno il rapporto con un uomo che in qualche modo le ha fatto sperimentare una delusione...

A mio avviso le sarebbe utile, per prima cosa, interrogarsi su questo poi, qualora rimanesse confusa al riguardo, decidere di farsi supportatare da uno/a psicoterapeuta per uscirne.

Mi rendo disponibile ad aiutarla.

Le auguro di essere felice

Se lo desidera può contattarmi attraverso il modulo "scrivimi" presente sulla mia scheda.

Un saluto cordiale,

Dott.ssa Verusca Giuntini